
Prime esecuzioni
Soprano | Sopran, Irene Bottura
CORO ANZOLIM DE LA TOR (Dir. Giuseppina Parisi)
ORCHESTRA DA CAMERA “R. DIONISI”
Direttore | Leitung, Alessandro Arnoldo
Programma | Programm
ANTON FILS (1733-1760)
Sinfonia in sol min.
Allegro, Andante, Allegro assai
GENNARO ASTARITA (1745-1805)
Tantum ergo per soprano e orchestra
Largo, Allegretto
(prima esecuzione assoluta | Uraufführung)
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Sinfonia n° 21 in la magg.
Allegro, Andante, Minuetto, Allegro
RENATO DIONISI (1910-2000)
Salmo 50
(prima esecuzione assoluta della versione originale per coro e orchestra | Uraufführung)
In collaborazione con | In Zusammenarbeit mit
Note al programma
Fra atmosfere settecentesche e suggestioni novecentesche, il concerto si muove tra epoche diverse, unite da un filo sottile: la tensione tra innovazione e tradizione, tra spiritualità e invenzione musicale. L’apertura è affidata alla Sinfonia in sol minore di Anton Fils, figura di spicco della celebre Scuola di Mannheim. Fils possedeva “una sensibilità che anticipava il romanticismo”, pur restando radicato nelle forme classiche. In questa Sinfonia si percepisce l’influenza dei nuovi ideali espressivi: dinamiche contrastanti, sviluppo tematico vivace e una scrittura orchestrale brillante. Nonostante la brevità della sua vita, Fils riuscì a lasciare un’impronta significativa, contribuendo a trasformare la sinfonia da semplice ouverture a forma autonoma e articolata. Segue il Tantum ergo per soprano e orchestra di Gennaro Astarita, presentato in prima esecuzione assoluta. Attivo tra Napoli, Madrid e Mosca, Astarita si distinse sia nel teatro d’opera sia nella musica sacra. La sua scrittura sacra unisce profonda devozione e dramma misurato: un’espressione che si ritrova in questa composizione, dove la melodia vocale si distende con naturalezza sopra un’orchestra elegante e discreta. Il Tantum ergo, antico inno eucaristico, diventa occasione per esplorare un linguaggio devoto ma teatrale, capace di toccare la sensibilità dell’ascoltatore senza indulgere nell’enfasi. Con la Sinfonia n. 21 in La maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart si entra nel cuore della sensibilità classica. Composta a Salisburgo nel 1772,quando Mozart aveva appena sedici anni, questa sinfonia dimostra una maturità sorprendente. Padronanza precoce delle forme e un istinto naturale per l’equilibrio e la proporzione. Il primo movimento sprigiona leggerezza e vivacità; l’Andante respira in frasi ampie e cantabili; il Finale Allegro cattura per freschezza e brio. Qui Mozart riesce, pur nella giovane età, a coniugare grazia melodica e brillantezza orchestrale, prefigurando la perfezione delle sue opere mature. Il concerto si conclude con il Salmo 50 per coro e orchestra di Renato Dionisi, in prima esecuzione assoluta. Dionisi, compositore italiano, sviluppò un linguaggio personale, sospeso tra rigore classico e aperture contemporanee. Dionisi perseguiva una poetica della spiritualità che si traduceva in una scrittura austera ma intensamente emotiva. Nel Salmo 50 (il celebre “Miserere”) emerge un tessuto orchestrale sobrio, che sostiene e dialoga con il canto corale. Dionisi non cerca effetti spettacolari, ma un’intensità interiore, costruita attraverso lievi dissonanze, contrasti dinamici calibrati e una tessitura vocale densa di senso. Accostare Fils, Astarita, Mozart e Dionisi significa attraversare mondi musicali diversi, dal classicismo nascente alle sfumature spirituali del XX secolo. I due autori storici meno noti, Fils e Astarita, raccontano un Settecento poco frequentato ma sorprendente per vitalità e freschezza. Mozart rappresenta il vertice della sintesi classica, mentre Dionisi apre un varco verso un’esperienza del sacro reinterpretata alla luce del pensiero contemporaneo. La presenza di due prime esecuzioni assolute arricchisce il programma di un valore speciale: il suono antico si rinnova, il presente si fa memoria in un gesto musicale che, nei secoli, non ha mai cessato di interrogare l’anima.
Alessandro Arnoldo
Irene Bottura. Laureata in Scienze dei Beni Culturali ad indirizzo musicale e conseguito il diploma per interpreti di Canto di Musica Leggera con Giulio Rapetti/Mogol, si diploma in Canto lirico al Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti” di Trento. Si laurea in Musicoterapia presso il Conservatorio di Musica “E.F. Dall’Abaco” di Verona e frequenta il Corso di Perfezionamento di Musica e Musicoterapia in Neurologia presso l’Università di Medicina e Chirurgia di Ferrara. Si perfeziona nell’aspetto tecnico-interpretativo con il celebre soprano Paoletta Marrocu e in varie masterclass con docenti di fama internazionale Frequenta l’Accade-mia di Alto Perfezionamento della Fondazione Festival Pucciniano, a Torre del Lago (LU). Ha all’attivo diversi ruoli d’opera: Musetta da La Bohème di G. Puccini, Donna Elvira da Don Giovanni di W. A. Mozart, Flora da La Traviata di G. Verdi, Turandot da Turandot di G. Puccini, Suor Angelica da Suor Angelica di G. Puccini, Santuzza da Cavalleria Rusticana di P. Mascagni. Nel 2016 debutta Turandot nello spettacolo di Opera Domani Turandot-Principessa Falena (circuito As.Li. Co.) con 51 recite nei maggiori teatri italiani. A
maggio 2017, nell’ambito del Festival di Musica Sacra di Trento, debutta la Petite Messe Solennelle di G. Rossini. Nell’estate 2018, è Mercedes in Carmen di G. Bizet al Festival International d’Opera de Lavaur (Francia) con la regia di Jean-Marc Biskup per il Teatro di Milano. Ad ottobre 2019 con il Duo Bottura-Fait è vincitrice del premio FIDAPA Verona Est della V edizione del Concorso Internazionale Elsa Respighi – Liriche da camera otto-novecento italiano.
L’Ensemble Dionisi nasce nel 1996, in seno all’Associazione Cameristica Rovereto con l’intento di eseguire un repertorio di musica da camera il più ricco possibile utilizzando una grande varietà di strumenti e spaziando nel repertorio musicale di tutte le epoche. Tra le attività del gruppo, da segnalare la realizzazione di un CD con musiche da camera di Renato Dionisi e le molte collaborazioni con compositori attivi sul territorio al fine di stimolare la produzione di nuovi lavori musicali.
Il Coro Anzolim de la Tor nasce nel 1978 su iniziativa di un gruppo di giovani ragazze, inizialmente guidate da Don Giorgio March e successivamente da lui affidate
a Giuseppina Parisi che tut-brani di ogni genere e periodo sino alle espressioni vocali più moderne come colonne sonore di pellicole cinematografiche. Numerose sono state le esibizioni sia in ambito locale e provinciale, sia a livello nazionale ed internazionale; tra questi vi sono i concerti nella Basilica Superiore di Assisi, nella Basilica di Lubiana (Slovenia), la partecipazione al Festival “le Voci nell’Arte”, al Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, al Festival Internazionale Alta Pusteria e alla rassegna “Note di luce: i Cori Trentini nei Santuari” della Federazione Cori del Trentino. Tra le interpretazioni più significative la Petite Messe Solennelle di Gioachino Rossini, la Sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven, i Carmina Burana di Carl Orff, il Magnificat BWV 243 di Johann Sebastian Bach; il Salmo 42 di Felix Mendelssohn; la Missa Credo K257 , la Spatzen- Messe K220 e il Requiem K626 di Wolfgang Amadeus Mozart; il Requiem di Gabriel Fauré e il Requiem di Maurice Duruflé; lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi; la Mass of the Children, il Gloria, il Magnificat e il Requiem di John Rutter.
Il Coro Anzolim de la Tor continua a collaborare con numerose realtà musicali regionali, come l’Orchestra Camerata Musicale Città di Arco, l’Orchestra I Filarmonici, l’Ensemble di ottoni Girolamo Frescobaldi o l’Orchestra Euthaleia di Trento, realtà nazionali come per esempio l’Orchestra Carlo Coccia di Novara, l’Orchestra Milano
Classica di Milano o l’Orchestra Gioacchino Rossini di Pesaro, e pure internazionali, come la Makris Orchestra di Belgrado.
Alessandro Arnoldo, nato a Trento nel 1989, ha compiuto gli studi musicali e si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, sotto la guida di Daniele Agiman. Ha seguito corsi di perfezionamento e masterclass tenute da Riccardo Muti presso la Riccardo Muti Italian Opera Academy, Gianluigi Gelmetti presso l’Accademia Chigiana di Siena, Ernesto Palacio presso l’Accademia del Rossini Opera Festival, intitolata al Maestro Alberto Zedda. Ha diretto numerose orchestre esibendosi in Italia, Austria, Germania, Spagna, Georgia, Croazia, Lituania, Lettonia, Belgio e Repubblica Ceca, sia nell’ambito di importanti Festival internazionali, sia
per eventi artistici e culturali (Accademia Teatro alla Scala di Milano, Akademie für Alte Musik – Brunek, RSI – Radiotelevisione Svizzera Italiana, Associazione Mozart
Italia, Festival internazionale Trento MusicAntica, Festival di Bellagio e del Lago di Como, Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, Centro culturale Santa Chiara di Trento, Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger, Concerti nel Chiostro – Conservatorio di Milano…). Fondatore e direttore artistico dell’Associazione culturale “Ad Maiora”, ricopre anche il ruolo di direttore principale dell’orchestra “I Filarmonici di Trento”. Accanto alla sua attività musicale, è autore e conduttore di trasmissioni radiofoniche di approfondimento culturale, corrispondente per la rivista ArtesNews e ideatore della rubrica settimanale Rondò per il quotidiano L’Adige. Si dedica inoltre all’insegnamento in corsi di perfezionamento musicale e collabora con TEDxTrento e il centro EURAC Research di Bolzano. Dal 2020 è stabilmente attivo come consulente musicale per la Società Filarmonica di Trento, di cui dal 2025 assume la direzione artistica.

