
Candidum lilium
Candidum lilium
Soprano | Sopran, Nadia Caristi
Cembalo, Vittorio Zanon
Mottetti mariani fra Rinascimento e primo barocco italiano
Marianische Motetten zwischen Renaissance und frühem italienischem Barock
PROGRAMMA | PROGRAMM
GIOVANNI GABRIELI (1557-1612)
Toccata del II Tono
ORAZIO TARDITI (1602-1677)
Salve Regina a voce sola e continuo
GIOVANNI ROVETTA (1596-1668)
O Maria quam pulchra es a voce sola e continuo
IVAN LUKACIC (1575-1648)
Sicut cedrus a voce sola e continuo
GIROLAMO FRESCOBALDI (1583-1643)
Toccata VII
ALESSANDRO GRANDI (1577-1630)
Tota pulchra es a voce sola e continuo
GIOVANNI FELICE SANCES (1600-1679)
Pianto della Madonna (Stabat Mater) a voce sola e continuo
TARQUINIO MERULA (1595-1665)
Fantasia cromatica
ALESSANDRO GRANDI
Egredimini, filiae Sion a voce sola e continuo
CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643)
O quam pulchra es a voce sola e continuo
GIOVANNI ANTONIO RIGATTI (1615-1649)
Ave Regina Caelorum a voce sola e continuo
In collaborazione con | In Zusammenarbeit mit
Note al programma
Sovente, nelle stampe musicali soprattutto vocali delle prime decadi del XVII secolo, vi è un evocativo e accattivante riferimento all’elemento floreale nel presentare al pubblico le “fatiche musicali” dei compositori dell’epoca, quasi un desiderio di far percepire già dal titolo la “fragranza” e la “essenza” delle musiche contenute nella nuova opera data alle stampe. Ecco allora una profusione di ghirlande fiorite di mottetti, di fiori musicali, di riviere fiorite di concerti, per giungere addirittura alle vere e proprie selve monteverdiane. Tradizionalmente, nell’iconografia e negli appellativi, la Madonna è accostata all’elemento floreale che ne tratteggia la delicatezza e la purezza (rosa
mystica, candidum lilium) e un ciclo di preghiere a Lei dedicato ha un riferimento alla rosa (il Rosario, appunto). Alla Beata Vergine il movimento controriformistico
della Chiesa di Roma del tardo rinascimento ha affidato un ruolo di primissimo rilievo, facendo della Madre del Salvatore un vessillo di verità ed un saldo bastione di difesa dalle eresie del nord Europa, protettrice della vera fede e dei suoi fedeli. Non a caso, quindi, questo “spirito mariano” ridonda nelle sillogi musicali del primo Barocco, stampe ricche di mottetti “sparsi” dedicati alla Beata Vergine, a volte riuniti in veri e propri cicli musicali esclusivamente a Lei dedicati (come il caso del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi per citare uno dei più noti). Sono messe in musica antifone, litanie, testi poetici del Cantico dei Cantici, testi composti ex novo: ogni sforzo è rivolto all’esaltazione della “Madre” universale. Anche questo programma rende omaggio alla figura del candidum lilium, e la serie di mottetti a voce sola che presenta, nella purezza e brillantezza del registro vocale acuto, tesse le lodi ed esalta le beatitudini di Maria, tanto nella visione paradisiaca, quanto nella desolazione del Calvario: un itinerario di stili ed affetti musicali che attraversa tutto il seicento italiano. A queste melodie sono accostati brani per tastiera che nel puro suono strumentale, “senza parole”, completano la “tavolozza” emozionale che questi testi ancora oggi tratteggiano ed evocano.
Nadia Caristi, dopo essersi diplomata in pianoforte e canto, si è dedicata all’approfondimento della vocalità e della prassi esecutiva dei repertori medievale, rinascimentale e barocco. Svolge un’intensa attività concertistica come solista e in ensemble, e ha cantato in diversi tra i più prestigiosi festival di Musica Antica in Italia, in Europa e in Asia, sotto la guida di musicisti quali Livio Picotti, Gabriel Garrido, Ottavio Dantone, Walter Testolin, Marco Mencoboni, Gianluca Capuano, Sergio Balestracci, Eliahu Inbal, Peter Maag, Bruno Canino, Michele Campanella, Giuseppe Maletto, Andrea Marcon, Michael Radulescu. Collaborando con diverse importanti formazioni italiane (Capella Ducale Venetia, Consortium Carissimi, La Stagione Armonica, Nova Cantica, Accademia del Ricercare, Madrigalisti Ambrosiani, Gli Invaghiti, La Pifarescha, Rosso Porpora Ensemble, Il Canto di Orfeo, Venice Monteverdi Academy, Gli Invaghiti, ensemble Amethysta, Cantica Symphonia, Oktoechos, Il Pomo d’oro, Dolci accenti), ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e discografiche, che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti della critica italiana ed estera. È co-fondatrice e componente stabile di De Labyrintho, ensemble che si è negli anni affermato come uno dei gruppi vocali di riferimento nell’esecuzione del repertorio del XV e XVI secolo,
svolgendo la propria attività presso i principali festival europei e le cui registrazioni discografiche hanno ricevuto consensi quali il Gramophone Critic’s Choice e il Premio Amadeus per il miglior disco dell’anno. Nel 2019, nell’ambito delle celebrazioni leonardesche per i 500 anni dalla scomparsa, ha effettuato un tour tra Cina e Giappone presentando un programma dedicato alle musiche al tempo di Leonardo da Vinci, realizzando un cd solistico edito dalla Centaur Records con il liutista Massimo Marchese.
Vittorio Zanon ha studiato organo, pianoforte, clavicembalo e didattica della musica al Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo. Successivamente si è specializzato
nel repertorio antico per organo e clavicembalo, nella prassi del basso continuo e nel contrappunto storico. Ha svolto attività concertistica in Italia ed all’estero come organista, cembalista, direttore di coro e di complessi vocali e strumentali. Dal 1996 al 2004 è stato direttore artistico del “Consortium Carissimi” di Roma. Dal 1999 dirige il Polifonico “Città di Rovigo”. All’attività concertistica affianca quella di docente in diversi istituti, corsi di perfezionamento e conservatori di musica italiani, operando sia nel campo della musica classica, sia in quello della prassi teorico-musicale ed esecutiva del repertorio rinascimentale e barocco. È docente di Teoria, ritmica e percezione musicale e di Musica d’insieme per voci e strumenti antichi al Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo. Ha al suo attivo registrazioni discografiche, televisive e radiofoniche realizzate in Italia ed Europa sia come strumentista sia come direttore. È presidente dell’Associazione “Il Canto delle Muse – Rovigo Musica Antica” di Rovigo.

