54 Festival 2025

AMARIDA ENSEMBLE

SABATO, 7 GIUGNO
MERANO – Chiesa evangelica, ore 20.00
SAMSTAG, 7. JUNI
MERAN – Evangelische Kirche, 20.00 Uhr

Soprano | Sopran, Elena Di Marino
Violoncello | Cello, Jakob Mitterer

AMARIDA ENSEMBLE
Violine, Francesco Iorio, Violino
Violine, Johanna Wassermann, Violino
Viola, Sylvia Lanz, Viola
Kontrabass, Sante Braia, Contrabasso

Direttore | Leitung, Marian Polin

Programma | Programm

Antonio Vivaldi (1678-1741) 
O qui coeli terreque serenitas RV 631
O qui coeli
Fac, ut sordescat tellus
Rosa, quae moritur
Alleluja

Baldassare Galuppi (1706-1785) 
Concerto a quattro n. 1 in sol min.
Grave e adagio – Allegro e spiritoso – Allegro

Vigilius Blasius Faitelli (1710-1778) 
dal Motetto V in si bem. magg. op. 2
Aria „Reciproco amore” (Andante)

Luigi Boccherini (1743-1805)
Concerto per violoncello  e archi in sol magg. G. 480
Allegro – Adagio – Allegro

Vigilius Blasius Faitelli
Motetto I in sol magg. op. 2
Agite, mortales miseri Recitativo acc.
Ite corde Aria
Ave igitur Recitativo
Alleluja

In collaborazione con | In Zusammenarbeit mit

Plakat
Note di sala | Programmheft

Antonio Vivaldi
“O qui coeli terreque serenitas” è uno dei tre mottetti solistici preservati, di cui sappiamo che sono stati composti durante i soggiorni di Vivaldi a Roma nel 1723 e 1724, nel periodo carnevalesco. Molto probabilmente sono stati scritti per alcuni dei cantanti che si esibirono nelle sue tre opere scritte per il Teatro Capranica a Roma: Ercole su’l Termodonte, Il Tigrane e Giustino. RV 631 è un mottetto per ogni tempo – “per qualsiasi clima”. Il suo testo latino, dove si insinuano elementi arcadici presi dalla sfera secolare, è una preghiera affinché il credente possa distaccarsi dai piaceri terreni e dedicarsi a quelli celesti. Vivaldi sceglie il dolce mi bemolle maggiore come tonalità di base, e le innumerevoli appoggiature “sospiranti” della prima aria evocano abilmente le onnipresenti tentazioni del mondo. La seconda aria in do minore utilizza, forse un po’ ironicamente, il tradizionale basso lamentoso (una discesa cromatica dalla tonica alla dominante) per rappresentare l’appassimento di una rosa. Nell’“Alleluja” conclusivo, il soprano risolve l’intero argomento in un’esecuzione gioiosamente virtuosa.
Baldassare Galuppi fu un famoso clavicembalista, ma fu ancora più apprezzato per le sue produzioni teatrali e oratoriali (112 opere, circa 20 oratori). La sua arte di  espressione vivace nei tratti drammatici e giocosi trascende stilisticamente sia il Barocco che il Rococò e raggiunge già posizioni pre-romantiche. I suoi sette Concerti a quattro costituiscono una collezione organica, legata da una stretta parentela stilistica. Sono di raffinata freschezza, musicalmente chiari e concisi, in cui una naturale leggerezza melodica si combina con un contrappunto ben concepito. Nei passaggi in cui prevale il contrappunto, l’intreccio imitativo delle voci gioca un ruolo fondamentale. I Concerti a quattro di Galuppi possono essere considerati sotto certi aspetti come precursori del quartetto d’archi dell’epoca classica.
Vigilius Blasius Faitelli Nato nel 1710 a Bolzano fu inizialmente tenore e violinista nella Chiesa parrocchiale di Bolzano, nel 1747 arrivò come compositore di casa al convento delle Dame a Hall in Tirol, dove operò fino alla sua morte anche come musicista e insegnante di canto. Le sue opere, che hanno visto anche la stesura di intermezzi musicali per diversi drammi gesuiti (rappresentati, tra l’altro, a Innsbruck) e per i Bürgerspiele di Bolzano, dimostrano un grande talento compositivo. Raccolte di mottetti e offertori apparvero ad Augusta/D e a San
Gallo/CH. È probabile che si sia anche occupato di costruzione e commercio di strumenti musicali. I due mottetti in programma provengono dall’archivio della chiesa parrocchiale di Vipiteno. 
Luigi Boccherini è stato un compositore e violoncellista italiano della fine del XVIII secolo. Si recò a Roma in giovane età, dove lavorò come violoncellista al servizio dell’ambasciatore spagnolo. In seguito si trasferì a Madrid, dove trovò impiego presso la corte del re spagnolo Carlos III. Lo stile musicale di Boccherini è caratterizzato da una miscela di eleganza italiana e influenza spagnola. Le sue opere mostrano una sensibilità sonora, una finezza melodica e un virtuosismo al violoncello che riflettono le sue eccezionali capacità di strumentista. A Luigi Boccherini si attribuisce la nascita della forma della sonata e lo sviluppo della sinfonia. Fu anche uno dei fondatori del genere del quintetto d’archi. Boccherini fu colui che diede al violoncello una buona reputazione come strumento solista. Le sue composizioni per violoncello sono ancora oggi presenti nei repertori musicali di tutto il mondo.
Antonio Vivaldi
“O qui coeli terreque serenitas” ist eine von drei erhaltenen Solomotetten, von denen wir wissen, dass sie während Vivaldis Aufenthalten in Rom 1723 und 1724 jeweils zur Karnevalszeit entstanden sind. Höchstwahrscheinlich wurden sie für einige der Sänger geschrieben, die in seinen drei für das Capranica-Theater in Rom verfassten Opern auftraten: in Ercole su’l Termodonte, Il Tigrane und Giustino. RV 631 ist eine Motette per ogni tempo -„für jede Witterung“. Ihr lateinischer Text, in den sich wie immer aus der säkularen Sphäre entlehnte arkadische Elemente einschleichen, ist ein Gebet darum, dass sich der Gläubige von irdischen Genüssen lösen und denen des Himmels hingeben möge. Vivaldi wählt das sanfte Es-Dur als Grundtonart, und die zahllosen „seufzenden“ Appoggiaturen der ersten Arie beschwören höchst gekonnt die allgegenwärtigen Verlockungen der Welt herauf. Die zweite Arie in c-Moll verwendet möglicherweise ein wenig ironisch den traditionellen Lamento-Bass (einen chromatischen Abstieg von der Tonika zur Dominante), um das Welken einer Rose darzustellen. Im abschließenden „Alleluja“ löst der Sopran die ganze Auseinandersetzung in einer frohlockend virtuosen Darbietung auf.
Baldassare Galuppi Er war ein berühmter Cembalist, wurde aber noch mehr für seine Theater- und Oratorienproduktionen (112 Opern, etwa 20 Oratorien) geschätzt. Seine Kunst des lebendigen Ausdrucks in dramatischen und spielerischen Zügen übersteigt stilistisch sowohl den Barock als auch das Rokoko und erreicht bereits vorromantische Positionen. Die sieben Concerti a quattro von Baldassare Galuppi bilden eine organische Sammlung, die durch eine enge stilistische Verwandtschaft miteinander verbunden sind. Sie sind von erlesener Frische, musikalisch klar und prägnant, in denen sich eine natürliche melodische Leichtigkeit mit einem gut durchdachten Kontrapunkt verbindet. In den Abschnitten, in denen der Kontrapunkt vorherrscht, spielt die imitatorische Verflechtung der Stimmen eine grundlegende 
Rolle. Galuppis Concerti a quattro können in bestimmten Aspekten als Vorläufer des Streichquartetts der klassischen Epoche betrachtet werden.
Vigilius Blasius Faitelli 1710 in Bozen geboren, war zunächst Tenorist und Geiger an der Bozener Pfarrkirche. 1747 kam er als Hauskomponist an das Damenstift in Hall in Tirol, wo er bis zu seinem Tod auch als Musikus und Gesanglehrer wirkte. Seine Werke, er schrieb auch die Musikeinlagen zu einigen Jesuitendramen (Aufführungen u. a. in Innsbruck) und für die Bozener Bürgerspiele, zeigen ein großes Kompositionstalent. Sammlungen mit Motetten bzw. Offertorien erschienen in Augsburg/D und St. Gallen/CH. Er dürfte sich auch als Instrumentenbauer bzw. -händler betätigt haben. Die beiden Motetten, die auf dem Programm stehen, stammen aus dem Archiv der Stadtpfarrkirche Sterzing.
Luigi Boccherini war ein italienischer Komponist und Cellist des späten 18. Jahrhunderts. Er reiste in jungen Jahren nach Rom, wo er als Cellist im Dienst des spanischen Botschafters arbeitete. Später zog er nach Madrid, wo er am Hof des spanischen Königs Carlos III. eine Anstellung fand. Boccherini‘s Musikstil ist geprägt von einer Mischung aus italienischer Eleganz und spanischem Einfluss. Seine Werke zeigen eine klangliche Sensibilität, eine melodische Finesse und eine Virtuosität auf dem Cello, die seine herausragenden Fähigkeiten als Instrumentalist widerspiegeln.
Luigi Boccherini wird die Entstehung der Sonatenform und Entwicklung der Symphonie zugeschrieben. Er war auch einer der Begründer des Streichquintett–Genres. Gerade Boccherini war derjenige, der dem Cello als Soloinstrument einen  guten Ruf verschafft hat. Seine Kompositionen für Cello sind bis heute in Musikrepertoires weltweit zu finden.
Elena Di Marino ha studiato canto al Conservatorio di Trento (laurea specialistica
con il massimo dei voti) con Daniela Longhi e attualmente prosegue gli studi di
canto rinascimentale e barocco con Monica Piccinini al Conservatorio di Rovigo. Ha seguito masterclass con Gemma Bertagnolli, Lia Serafini e Roberta Invernizzi. Si è esibita come solista e cantante d’ensemble in festival in Italia e all’estero, tra cui Innsbrucker Hofmusik, Füssener Festtage Alter Musik, Fondazione Haydn di
Bolzano e Trento, Musik und Kirche Brixen, Festival SetteNovecento, Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone e altri. Nel 2023 ha fatto parte del cast dell’opera Peter Pan – the Dark Side di W. Mitterer (Fondazione Haydn di Bolzano / Tiroler Landestheater di Innsbruck). Nel 2020 ha vinto il secondo premio nella categoria “Canto lirico” al 12° “Concorso internazionale per giovani musicisti – Città di Treviso” e nel 2022 il terzo premio al concorso internazionale “Elsa Respighi Liriche da camera ottonovecento italiano” a Verona. Ha conseguito la laurea in musicologia presso l’Università di Bolzano con il massimo dei voti.
Elena Di Marino studierte Gesang am Conservatorio F.A. Bonporti in Trient (Masterabschluss mit Bestnote) bei Daniela Longhi und setzt derzeit ihr Studium im
Bereich Renaissanceund Barockgesang bei Monica Piccinini am Conservatorio F. Venezze in Rovigo fort. Meisterkurse besuchte sie unter anderem bei Gemma Bertagnolli, Lia Serafini und Roberta Invernizzi. Als Solistin und Ensemblesängerin
wirkte sie bei Festivals wie der Innsbrucker Hofmusik, den Füssener Festtagen Alter Musik, der Stiftung Haydn von Bozen und Trient, Musik und Kirche Brixen, dem Festival SetteNovecento, dem Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone und weiteren mit. 2023 war sie Teil des Casts von W. Mitterers Oper Peter Pan – The Dark Side (Haydn-Stiftung Bozen / Tiroler Landestheater Innsbruck). 2020 gewann sie den zweiten Preis in der Kategorie „Canto lirico“ beim 12. „Concorso  Internazionale per giovani musicisti – Città di Treviso“ und 2022 den dritten Preis beim Internationalen Wettbewerb „Elsa Respighi – Liriche da camera Ottonovecento italiano“ in Verona. 2024 schloss sie ihr Masterstudium in Musikwissenschaft an der Freien Universität Bozen mit Auszeichnung ab.
Il violoncellista Jakob Mitterer è nato nel 1995 a Bolzano e ha ricevuto la sua prima formazione a Merano. Dopo aver studiato a Vienna e Parigi, insieme a vari corsi di perfezionamento con Miklós Perényi, Gary Hoffman, Julian Steckel, Wen Sinn Yang e altri, Mitterer suona regolarmente in molti ensembles e orchestre, tra cui l’Orchestra Sinfonica ORF, i Wiener Symphoniker, l’Ensemble Intercontemporain Der Violoncellist Jakob Mitterer wurde 1995 in Bozen geboren und erhielt seinen ersten Unterricht in Meran. Nach Studien in Wien und Paris samt verschiedener Meisterkurse bei Miklós Perényi, Gary Hoffman, Julian Steckel, Wen Sinn Yang u.a. spielt Mitterer in der Zwischenzeit regelmäßig in vielen Ensembles und Orchestern, darunter das ORF-Sinfonieorchester, die Wiener Symphoniker, das Ensemble Intercontemporain.
L’Amarida Ensemble – fondato 40 anni fa da Johanna Wassermann – prende il suo nome da un incantevole bosco del mondo delle leggende ladine, dove un’arpista – simile alla Lorelei – confonde i sensi dei viaggiatori. Oltre a capolavori classici noti, l’ensemble si dedica alla musica contemporanea e ha eseguito in anteprima numerose opere, alcune delle quali a esso dedicate, in collaborazione con compositori. L’Amarida Quartett ha suonato tra l’altro al Festival di Musica Sacra, all’iniziativa Brixner Musik und Kirche, al Konzertverein Bozen, alle settimane musicali Gustav Mahler, al Forum Cultur Brixen, a Musica Viva Vinschgau, Musik Leben Pustertal, al Festival MITO Milano e si impegna particolarmente nel campo della musica tirolese, di cui numerose registrazioni per la radio e la televisione testimoniano tramite il canale RAI Südtirol. L’ensemble ha registrato CD con serenate di compositori altoatesini (J. B. Gänsbacher, Eduard Lucerna, Francesco Brazzo, Eduard Demetz) e i due quintetti per pianoforte di Ludwig Thuille. Nella sua intensa collaborazione con cori altoatesini, l’Amarida Ensemble si esibisce anche come orchestra. Das Amarida Ensemble – vor 40 Jahren von Johanna Wassermann gegründet – hat seinen Namen von einem zauberhaften Wald der ladinischen Sagenwelt, wo eine Harfenspielerin –ähnlich der Lorelei – die Sinne der Wanderer verwirrt. Neben bekannten klassischen Meisterwerken widmet sich das Ensemble der zeitgenössischen Musik und hat in Zusammenarbeit mit Komponisten zahlreiche, zum Teil ihm gewidmete Werke uraufgeführt. Das Amarida Quartett spielte u.a. beim Festival Geistliche Musik, der Brixner Initiative Musik und Kirche, beim Konzertverein Bozen, den Gustav Mahler Musikwochen, Forum Cultur Brixen, bei Musica Viva Vinschgau, Musik Leben Pustertal, Festival MITO Milano und engagiert sich besonders im Bereich der Tiroler Musik, wovon zahlreiche Aufnahmen für Rundfunk und Fernsehen durch den Sender RAI Südtirol Zeugnis ablegen. Das Ensemble hat CDs mit Serenaden Südtiroler Komponisten (J. B. Gänsbacher, Eduard Lucerna, Francesco Brazzo, Eduard Demetz) und die beiden Klavierquintette
von Ludwig Thuille eingespielt. In seiner regen Zusammenarbeit mit Südtiroler Chören tritt das Amarida Ensemble auch als Orchester auf.