festival,  Promo

Omaggio ad Anton Bruckner nel 200° anniversario dalla nascita

DOMENICA 23 GIUGNO
SONNTAG, 23. JUNI
S. CROCE DEL BLEGGIO
Chiesa parrocchiale, ore 18.00
Pfarrkirche, 18,00 Uhr

LUNEDÌ 24 GIUGNO
MONTAG, 24. JUNI
TRENTO • TRIENT
Chiesa di Villazzano, ore 20.30
Kirche von Villazzano, 20,30 Uhr
CORO GIOVANILE TRENTINO
Direttori|Leitung, Samuele Broseghini, Federico Viola

 

Programma

ANTON BRUCKNER (1824-1896) – Virga Jesse
ROBERTO DI MARINO (1956) – Virga Jesse*

ANTON BRUCKNER, Vexilla Regis
PAOLO ORLANDI (1989) – Vexilla Regis*

ANTON BRUCKNER – Os Justi
FIORELLA MONSORNO (1998) – Os Justi*

ANTON BRUCKNER – Ave Maria
CHRISTIAN BATTISTI (2002) – Ave Maria*

ANTON BRUCKNER – Christus Factus Est
MATTIA CULMONE (1986) – Christus Factus Est*

ANTON BRUCKNER – Locus Iste
STEFANO DALFOVO (1998) – Locus Iste*

* In prima esecuzione assoluta

In collaborazione con | In Zusammenarbeit mit

Scuola musicale giudicarie

Comune Bleggio Superiore

Comune di Comano Terme

Locandina
Programma di sala

Note al programma

Anton Bruckner, oggi famoso soprattutto per le sue grandi sinfonie, fu anche un importante musicista sacro, diventando organista della cattedrale di Linz e infine della corte di Vienna. Bruckner aderì al Movimento Ceciliano nella musica corale, che tentava di ripristinare il canto gregoriano e la polifonia rinascimentale nella musica sacra austriaca.
L’Ave Maria per coro misto a sette voci, notevole per l’economia dei mezzi, la ricchezza testuale e l’espressione diretta, segnò l’inizio della sua maturità artistica. Il brano fu concepito per accompagnare una Messa del compositore italiano del XVII secolo Antonio Lotti. Bruckner adotta qui lo stile polifonico perfezionato circa tre secoli prima da Palestrina, interpretandone però liberamente le regole formali. Locus iste, scritto per l’inaugurazione della cappella votiva della Nuova Cattedrale di Linz è uno studio sulla semplicità. Il testo, tratto da Genesi 28, 16-17, riguarda le riflessioni di Giacobbe dopo il risveglio dal sogno in cui vide una scala che saliva dalla terra al cielo. La linea del basso dell’opera, raramente silenziosa, si sviluppa come una metafora delle fondamenta sicure di un edificio sacro. Il testo di Os justi deriva dal Salmo 37, 30-31. Si tratta di un mottetto in modo lidio (al pianoforte sarebbe una scala di note bianche che inizia con il Fa), raggiunge la sua potenza armonica senza mai usare una sola alterazione o combinazioni accordali di più di cinque note simultanee. L’infusione da parte di Bruckner del sentimento romantico in un linguaggio corale sobrio, nello spirito del movimento ceciliano, è davvero unica. Christus factus est rappresenta una sofisticata riflessione musico-teologica sulle parole dei Filippesi 2,8-9. Il simbolismo dell’opera abbraccia tutto, dalle seconde maggiori e minori delle battute iniziali, che ricordano l’umiltà di Cristo, al diminuendo da fff a ppp, che evoca la riverenza per il “nome che è al di sopra di ogni nome”. Bruckner si collega anche alla tradizione arcaica con la ripetizione sequenziale di “obediens”, prima di impiegare una modulazione completamente moderna da re minore a re bemolle maggiore a “mortem autem crucis”, emblematica forse della resurrezione. Virga Jesse fu scritta per il centenario della diocesi di Linz. Qui offre una persuasiva combinazione di vecchio e nuovo, alludendo a pratiche antiche ed esplorando al contempo armonie cromatiche moderne. L’ultima composizione sacra di Bruckner, Vexilla regis, risale al 1892, quattro anni prima della sua morte. La purezza del modo frigio è presto colorata da notevoli sbalzi cromatici. L’aspirante figura cadenzale alla parola “prodeunt” (“avanza”), riecheggia l’uso che Wagner fece del vecchio “Dresden Amen” luterano nella sua ultima opera Parsifal, la cui prima rappresentazione nel 1882 aveva fatto un’enorme impressione su Bruckner. (Un’eco simile si può sentire solo sugli archi all’inizio dell’Adagio della Nona Sinfonia).  Alessandro Arnoldo

Roberto Di Marino – Virga Jesse
“La forma di questa semplice composizione riprende i principi organizzativi del mottetto del ‘500 e dei secoli successivi. Ogni verso del testo è trattato con un diverso motivo musicale realizzando in questo modo una forma articolata in brevi e distinte sezioni collegate fra loro. Lo stile omoritmico, che prevale su quello imitativo, l’andamento melodico e una armonia schiettamente tonale danno luogo ad archi di tensione di distensione che raggiungono il punto più elevato nell’Alleluja conclusivo.”

Paolo Orlandi – Vexilla Regis
“Il Vexilla regis nasconde al suo interno materiale proveniente dall’omonimo pezzo del compositore austriaco; le cellule melodiche originali sono qui rilette in chiave contemporanea, mantenendo tuttavia un clima adatto ad un mottetto legato al tempo quaresimale e alla passione di Cristo.”

 Fiorella Monsorno – Os Justi
“Il brano si struttura secondo una forma tripartita. La parte iniziale e quella conclusiva vogliono essere un omaggio al brano di Bruckner. La giustizia di cui ragiona il giusto è descritta nella sezione centrale e resa in maniera solenne e inesorabile tramite un ampio uso di glissandi ed intervalli cromatici.”

Christian Battisti – Ave Maria
“Questa Ave Maria si accomuna all’omonimo mottetto del compositore tardo-romantico prendendone a modello la forma. Il colore armonico, invece, trae ispirazione dai Préludes di Debussy, ricercando un’atmosfera intima che ben si addica ad una preghiera di lode e supplica.”

 Mattia Culmone – Christus Factus Est
“Il brano si ispira alla semplice austerità del corrispettivo bruckneriano, articolando la condotta musicale in un continuo dialogo fra la sezione maschile e femminile, alternando tecniche contrappuntistiche più tradizionali a momenti di sviluppo di matrice minimalista”

Stefano Dalfovo – Locus Iste
“Un’ombra dell’incipit bruckneriano riecheggia ossessivamente prima di lasciare spazio a una grande apertura dinamica e armonica che sottolinea le parole “a Deo factus est”. Infine una coda serenamente quieta ricalca la forma tripartita del mottetto del compositore austriaco.”

Il CORO GIOVANILE TRENTINO. Dopo una pausa di quasi dieci anni, la Federazione Cori del Trentino ha ricostituito quest’anno il Coro Giovanile Trentino: gruppo vocale composto da coristi, di età compresa fra i 18 ed i 35 anni, provenienti da tutto il territorio provinciale. Fare parte del Coro Giovanile del Trentino è una preziosa opportunità di crescita personale, ma anche di arricchimento e stimolo per i cori di provenienza. I ragazzi, che comunque mantengono l’appartenenza al loro coro e continuano la loro normale attività corale, sono spronati a condividere la nuova esperienza in un’ottica di crescita globale e di una sempre più stretta rete di collaborazioni tra cori. Il Coro Giovanile Trentino diventa così un laboratorio formativo nel quale regalare ai coristi nuove proposte per crescere: una palestra nella quale sperimentare le proprie competenze ed ampliarle, una realtà rappresentativa che permette di scoprire nuovi repertori ed incontrare altri giovani che condividono la stessa passione.

Il Coro si è presentato per la prima volta in pubblico a fine giugno 2023 con l’esecuzione di alcuni brani in occasione della tournee trentina del Coro Giovanile Italiano, mentre il suo debutto ufficiale è stato ad ottobre con un concerto dedicato all’Amor Popolare e l’apertura della cerimonia di gala organizzata per festeggiare il 60° della Federazione Cori del Trentino. La direzione del Coro è affidata, per il triennio 2023-2026, ai Maestri Samuele Broseghini e Federico Viola due validi e giovani direttori che lavorano e collaborano già da anni con i cori federati.

SAMUELE BROSEGHINI direttore di coro, compositore, trombettista ed insegnante, nel 2021 si laurea in Direzione di Coro e Composizione Corale con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, sotto la guida di Lorenzo Donati. Alla sua attività di direttore del coro maschile popolare “Abete Rosso”, che guida dal 2018, e di “Insieme Vocale Sonos di Trento” affianca la sua attività di compositore. Alcune sue composizioni sono state menzionate in concorsi di composizione corale nazionali ed internazionali, come il Concorso di Composizione Internazionale “Varese Virtual Choir”, il Concorso Nazionale di Composizione Corale “Canta Petrarca” 2021 e il XVIII Concorso Nazionale di composizione ed elaborazione di testi e canti natalizi in vernacolo calabrese. Le sue composizioni vengono eseguite da cori di fama nazionale ed internazionale, come la Cantoria Sine Nomine, il Coro Giovanile Toscano e “UT Insieme Vocale-Consonante”. Di quest’ultimo e del Coro “Guido Saracini” della Cattedrale di Siena è anche corista.

FEDERICO VIOLA triestino, negli anni ha maturato esperienze musicali in Italia e all’estero sia come direttore sia come cantante. Si è diplomato in Didattica della Musica (2017) e Direzione e Composizione Corale (2020) presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento, sotto la guida di Lorenzo Donati. Ha lavorato in qualità di assistente-direttore in diversi cori del Trentino. Dal 2015 dirige il Coro “Santa Chiara” di Trento e dal 2017 al 2020 ha diretto il coro giovanile “Camusa Moire”. Nel 2020 ha vinto il I° premio al Concorso Nazionale di Direzione Corale “Le mani in suono” di Arezzo. Nel 2021 ha partecipato al Concorso Internazionale per direttori di coro “Fosco Corti” vincendo il premio “Grazia Abbà” dedicato al direttore più giovane ammesso alla finale. Dal 2021 dirige il Coro T e dal 2022 è direttore della Corale Città di Trento. Ha affiancato l’attività di direttore a quella di corista cantando in diverse formazioni corali come il Coro Giovanile Italiano. Attualmente fa parte di “Ut Insieme Vocale Consonante”, del Coro “Guido Chigi Saracini” della Cattedrale di Siena e di “Utopia & Reality”.