festival

I Minipolifonici

SABATO 1 GIUGNO
SAMSTAG, 1. JUNI
ALA Chiesa S. Giovanni, ore 18.30
Kirche San Giovanni, 18,30 Uhr

DOMENICA 2 GIUGNO
SONNTAG, 2. JUNI
PELUGO
Chiesa parrocchiale, ore 19.00
Pfarrkirche, 19,00 Uhr
CORO GIOVANILE DELLA SCUOLA
“I MINIPOLIFONICI” di Trento
Arpa|Harfe, Flora Vedovelli
Direttore|Leitung, Stefano Chicco
 

PROGRAMMA

MAURICE DURUFLÉ (1902-1986)
Notre Père

ANTONIO LOTTI (1667-1740)
Crucifixus

ERIC BARNUM (1979)
Adoramus Te, Christe

LUIGI MOLFINO (1916-2012)
O sacrum convivium

RIHARDS DUBRA (1964)
O crux ave

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (1685-1759)
Concerto in Si b magg. op. 4 n. 6, per arpa e orchestra
Andante allegro- Larghetto- Allegro moderato
Trascrizione per arpa sola di M. Grandjany

KIM ANDRÉ ARNESEN (1980)
Even When He Is Silent

OLA GJEILO (1978)
Ubi caritas
The Spheres

DAN FORREST (1978)
Entreat me not to leave you

RENÉ CLAUSEN (1953)

Prayer

In collaborazione con | In Zusammenarbeit mit

Comune di Ala

Comune di Pelugo

Scuola musicale giudicarie

Locandina
Programma di sala

Note al programma
Un programma sacro, una grande preghiera cantata, dalle ambientazioni contemporanee con due piccole incursioni nel Barocco. La prima è forse l’opera più nota del veneziano Antonio Lotti, un Crucifixus scritto per 8 voci, tratto dal suo Credo in fa maggiore per coro e orchestra. Le linee vocali entrano una alla volta e procedono nel brano alternando imitazioni e sospensioni. La musica di Lotti fu influente tra i suoi contemporanei e pare siano sopravvissuti manoscritti della sua musica anche grazie a trascrizioni di Händel, di cui ascoltiamo il Concerto n.6 in una versione per sola arpa. Il Concerto, scritto appositamente per William Powell, arpista del Principe del Galles, veniva eseguito durante l’intervallo dell’oratorio Alexander’s Feast ed è caratterizzato dalla tradizionale forma tripartita: un tempo centrale lento tra due movimenti esterni più mossi. Ci inoltriamo nell’ultimo novecento fino ai giorni nostri, attraverso suppliche rivolte al cielo, nelle diverse lingue, nei diversi stili… dal latino di “O Crux, ave, spes unica”: Ti salutiamo, o Croce, unica speranza, un brano del lettone Rihards Dubra che prende le parole dall’Inno “Vexilla Regis prodeunt”, composto nel 568 in onore della Reliquia che Giustiniano II donò al Monastero di Poitiers, eretto per celebrare la Santa Croce. Un lento movimento, semplice e immediato, omofonico e suggestivo. E ancora il latino per O sacrum convivium, mottetto a cappella di Luigi Molfino, destinato alla liturgia e caratterizzato da una scrittura corale piana, dall’andamento lento e meditativo. Il testo è attribuito a San Tommaso d’Aquino, celebra il Santissimo Sacramento ed è inserito come antifona al Magnificat nei vespri dell’ufficio liturgico nella solennità del Corpus Domini. Oppure l’inglese di Even When He Is Silent, opera corale struggente e introspettiva. Qui la musica di Kim André Arnesen si ispira a un testo breve ma profondamente toccante, scritto da un ebreo durante la Seconda Guerra Mondiale e trovato inciso sul muro di una cantina di Colonia, in Germania. La composizione inizia nell’immobilità e si sviluppa gradualmente fino a raggiungere un climax drammatico sulla frase “I believe in love” (credo nell’amore), incarnando le emozioni intense e conflittuali che si provano quando ci si aggrappa alla speranza in tempi difficili. Il brano sfuma poi in un finale più contemplativo, che culmina in una serena accettazione della fede in Dio, anche nel silenzio. Quella stessa fede cui ci avvicina Prayer di René Clausen, potremmo definirla una preghiera di vero amore, di totale devozione scritta da Madre Teresa di Calcutta: “Help me spread your fragrance wherever I go. Flood my soul with Your spirit and life…” “Aiutami a diffondere la Tua presenza ovunque vada. Inonda la mia anima con il tuo Spirito e la tua Vita. Penetra e possiedi tutto il mio essere in modo così totale, che la mia vita sia solo un’irradiazione della Tua. Risplendi attraverso di me e sii così in me che ogni anima che conosco senta la Tua presenza nella mia anima. Fa’ che guardino in alto e non vedano più me, ma solo Te”.
Alessandro Arnoldo

Il CORO GIOVANILE “I MINIPOLIFONICI”, formato da ragazze e ragazzi in età compresa tra i 15 e i 25 anni, è sorto nel 2004 all’interno della Scuola di Musica “I Minipolifonici” di Trento. Il repertorio del Coro, sacro e profano, spazia dal 1600 al romantico, dal 1900 fino ai giorni nostri e, negli anni, ha incluso anche diverse prime esecuzioni assolute di brani scritti da giovani compositori italiani. Il Coro ha al suo attivo numerose partecipazioni a concerti e importanti festivals europei in Austria, Belgio, Croazia, Germania, Lettonia, Repubblica Ceca e Italia. Nel 2012 ha vinto il I° Premio al Concorso Corale Internazionale “Venezia in Musica”, nella sezione Cori giovanili a voci miste. Nel 2014 ha partecipato all’8ª Edizione dei World Choir Games a Riga, in Lettonia, ottenendo due medaglie d’argento nelle categorie Musica Sacra e Cori Giovanili Misti, e ha vinto il I° Premio al Concorso  Corale Internazionale “Città di Chivasso”, in Piemonte. Nel 2015 si è esibito in diretta radio ORF1 eseguendo la cantata “Der glorreiche Augenblick” di L. van Beethoven, per soli, coro e orchestra. Nel 2016 il Coro ha ottenuto due diplomi, di fascia oro e argento, al 13° Concorso Internazionale di Bad Ischl, in Austria ed è stato invitato ad esibirsi in alcuni concerti a Vienna, cantando anche nella prestigiosa Festsaal del Rathaus. Nel 2017 il Coro Giovanile ha tenuti alcuni concerti a Roma, esibendosi anche nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Nel 2022 ha cantato nella Basilica di Aquileia, inaugurando la prestigiosa rassegna concertistica “Concerti in Basilica”. Nel 2023 ha ottenuto la fascia argento al 31° Concorso Internazionale di Canto Corale di Verona. In Italia, il Coro si è inoltre esibito in importanti concerti a Torino, Trieste, Roma, al Festival di Piuro, al Festival Religion Today e al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.

STEFANO CHICCO, pianista e direttore, dal 1982 insegna pianoforte e in seguito orchestra, coro e direzione d’ensemble strumentale presso la Scuola di Musica „I Minipolifonici“ di Trento, di cui, dal 2002, è direttore. Diplomato in pianoforte al Conservatorio di Trento con Lorenza Mascagni, ha proseguito gli studi con Sergio Torri, perfezionandosi con Andrzej Jasinski, Claude Helffer e Alexander Jenner a Salisburgo e Vienna. Ha studiato direzione d’orchestra e musica da camera con Uros Lajovic e Georg Ebert alla Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Vienna. Dal 2011 al 2016 ha diretto il Coro Ars Cantandi di Brunico (BZ). Si è esibito come pianista e direttore d’orchestra in Italia, Austria, Francia, Islanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Croazia, Lettonia, Spagna, Repubblica Ceca. Ha diretto l‘Orchestra del Teatro Donizetti di Bergamo, l‘Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l‘Orchestra Pro Arte di Vienna, l‘Orchestra JFutura e altre orchestre giovanili. Dal 2008 è direttore del Coro Giovanile “I Minipolifonici” di Trento.

FLORA VEDOVELLI, arpista, consegue il Diploma Accademico di Secondo livello, con il massimo dei voti e la lode, presso il Conservatorio F.A. Bonporti di Trento. Prosegue gli studi presso l’Haute Ecole de Musique de Genévè sotto la guida di Florence Sitruck e, successivamente di Elizabeth Fontan-Binoche. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi tra i quali: “Premio Nazionale delle Arti 2011” (MIUR) – I° premio; “Concours Farncaise de la Harpe” di Limoges – II° premio ; Concorso Internazionale “Riviera della Versilia” (Camaiore) – II° premio; Concorso Internazionale “Italian Festival” (Alice Bel Colle) – II° premio; European Music Competition (Moncalieri) – III° premio; Concorso Internazionale “Marcel Tournier” (Cosenza) – III° premio. Si è esibita come solista e in formazioni cameristiche e orchestrali in Italia e all’estero (Teatro Sociale di Trento, Auditorium S. Chiara di Trento, MACRO di Roma, Barcellona, Viana do Castelo – Portogallo, Roquebrune, Piegon, Monopoli, Eskisheir – Turchia, Amman – Giordania), collaborando con l’Orchestra Internazionale del Festival “Pergine Spettacolo Aperto”, l’Orchestra “Bohème”, l’Ensemble “Zandonai”, l’Orchestra dell’ “Accademia Musical de Viana do Castelo”, l’Orchestra Sinfonica delle Alpi, la “Sichuan Philharmonic Orchestra” e l’orchestra “Milano Classica”. Dal 2015 è docente di Arpa classica e celtica presso la Scuola di Musica “I Minipolifonici” di Trento.