festival

Concerto in onore di San Marco

DOMENICA 23 APRILE 2023
Rovereto, San Marco, ore 20.30
SONNTAG, 23. APRIL 2023
Rovereto, Kirche San Marco, 20.30 Uhr

ENSEMBLE MERANBAROQUE

soprano, Giulia Bolcato, Sopran
basso, Mauro Borgioni, Bass
oboe, Aviad Gershoni, Oboe
cembalo, Antonella Lorengo, Cembalo

ENSEMBLE MERANBAROQUE

direttore, Stephan Kofler, Leitung

Programma

J. S. Bach

Cantata BWV 82 “Ich habe genug”
Aria: Ich habe genug
Recitativo: Ich habe genug
Aria: Schlummert ein, ihr matten Augen
Recitativo: Mein Heiland, wann kommt das Schöne: Nun!
Aria: Ich freue mich auf meinen Tod

Concerto in Re magg. per cembalo e archi BWV 1054
(Allegro) – Adagio e piano sempre – Allegro

Cantata in Dialogo BWV 32 “Liebster Jesu, mein Verlangen”
Aria (Anima): Liebster Jesu, mein Verlangen
Recitativo (Gesù): Was ists, dass du mch gesuchet
Aria (Anima): Hier, in meines Vaters Stätte
Recitativo (Anima, Gesù): Ach ! Heiliger und großer Gott
Duetto (Anima, Gesù): Nun verschwinden alle Plagen
Corale: Mein Gott,öffne mir die Pforten

 

Accademia di Musica Antica di Rovereto
per la 34a edizione del Concerto in Onore di San Marco

Locandina

Programma di sala

Note al programma
La Cantata Ich habe genug (BWV 82) fu composta nel 1727 per la Purificazione di Maria e ripresa da Bach in più occasioni. Il testo si articola nella rappresentazione di un destino di morte pienamente accolto dall’uomo per intima fede. L’aria d’apertura unisce a parole di serena accettazione (“È quanto mi basta, ho preso il Salvatore”) una musica in do minore e in tempo ternario, fluida ma densa di dissonanze rischiarate da disegni melodici dell’oboe, echi della tensione e allusioni alla speranza. L’omonimo recitativo rimarca con risoluzione più solare quanto cantato, accompagnandoci verso la seconda aria. “Schlummert ein, ihr matten Augen” dipinge nella tonalità relativa maggiore un’atmosfera di melodie cullanti, con note lunghe, su cui il basso elogia il sonno eterno. Dopo il recitativo la cantata si conclude tornando alla tonalità iniziale nell’aria “Ich freue mich auf meinen Tod”, volta a rappresentare con colorature e un tempo come danzante il desiderio di felicità oltre la vita. Il Concerto per clavicembalo, archi e basso continuo in re maggiore (BWV 1054) è databile verso il 1740, ma trae origine da una trascrizione adattata al clavicembalo solista del Concerto per violino in mi maggiore BWV 1042, che era stato scritto da un Johann Sebastian Bach ancora giovane. Il primo tempo di questo concerto è caratterizzato da un incisivo arpeggio d’apertura cui segue presto un motivo con note ribattute degli archi; successivamente il clavicembalo inizia a dialogare con l’orchestra e al ritornello iniziale si alternano sezioni solistiche. Nell’Adagio e piano sempre, che usa la tonalità relativa minore e un tempo di tre quarti, si dipinge da subito con i bassi un’atmosfera più misteriosa, poi ambigua e rarefatta. Il movimento conclusivo è un Allegro che segue la forma del rondò, dal carattere ritmato (in un dinamico tempo di tre ottavi) e di brillante virtuosismo. La Cantata Liebster Jesu, mein Verlangen (BWV 32) trae ispirazione dall’episodio di Gesù dodicenne al tempio, metafora nel testo di Georg Christian Lehms dell’angosciosa separazione da Dio dei fedeli sulla Terra e del loro bisogno di cercarlo. La dialettica fra Dio e l’uomo viene resa da Bach nella forma del “concerto in dialogo”: all’aria d’apertura, dove il soprano incarna l’anima in affannosa ricerca, seguono il recitativo e l’aria in cui Gesù la invita con solenne voce di basso a trovarlo
nella casa del Padre; il ricongiungimento viene coronato nell’aria duetto “Nun verschwinden alle Plage” (“Ora scompaiono tutte le pene”), prima di chiudere la cantata con il corale su testo di Paul Gerhardt “Mein Gott, öffne mir die Pforten”, un’invocazione dell’anima che brama di vivere in una relazione di amore reciproco con Dio. Il lavoro vide la luce all’inizio del 1726, quando Bach era già Thomaskantor a Lipsia, e fu destinato all’esecuzione nella prima domenica dopo l’Epifania.
Francesca Giovanna Baldi

ENSEMBLE MERANBAROQUE Fondato nel 2003 da Stephan Kofler e Gianni Maraldi, è costituito da musicisti di ampia esperienza internazionale nel campo della musica barocca, che collaborano con famosi ensemble, come Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, Concerto Italiano, Ensemble Matheus, Europa Galante, e suonano nei più famosi teatri e sale da concerto del mondo (Carnegie Hall, New York – Musikvereinssaal, Wien – Ojii Hall, Tokyo – Teatro del Rosario, Buenos Aires). I musicisti suonano con strumenti antichi originali o copie di strumenti barocchi.

STEPHAN KOFLER Dopo gli studi al Conservatorio di Innsbruck sotto la guida di Reinhard Jaud, si perfeziona con Ton Koopman (musica barocca), Xavier Darasse, Michel Chapuis, Harald Vogel, Luigi Ferdinando Tagliavini, Alfred Mitterhofer, Christopher Stembridge, Bert Matter e Sergio Vartolo. Ha tenuto concerti in Italia, Europa, Messico, Argentina e Stati Uniti. Laureato all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, ha tenuto seminari e conferenze in Italia e all’estero sulla prassi barocca, sull’opera di Vivaldi e sull’opera organistica di Buxtehude, Pachelbel e Muffat. Quest’ultima è diventata anche oggetto di un CD per l’etichetta “perpetuum mobile”. Ha registrato per diverse emittenti radiotelevisive (Radiotre, Rai, ORF, SRG, TV Azteca, Radio Nacional de Mexico).È direttore artistico del Max Reger Festival di Merano. Attualmente insegna storia della musica e organo presso il Gymme – Licei di Merano.

 

GIULIA BOLCATO Intraprende lo studio del canto laureandosi con Lode presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia sotto la guida del M° S. Gibellato. Ora si perfeziona con il Soprano Donata D’annunzio Lombardi. Debutta il ruolo di Musica ed Euridice nel “L’Orfeo” di C. Monteverdi, Amore in “Gli amori di Apollo e Dafne” di F. Cavalli e Belinda nel “Dido & Aeneas” di H. Purcell, Tusnelda in “Arminio” A. Bononcini. Interpreta Fanny ne “La Cambiale di Matrimonio”, Sofia ne “Il signor Bruschino”, Ninetta
ne “ La Gazza ladra” ed Elvira ne “L’Italiana in Algeri” di G. Rossini. In seguito è Susanna, ne “Le nozze di Figaro”, Papaghena in “Die Zauberflöte” di W.A. Mozart, Lisa ne “La Sonnambula” di V. Bellini, Adina ne “L’ Elisir d’amore” , Norina nel “Don Pasquale” di G. Donizetti e Mariuccia ne “I Due timidi” di Nino Rota. Debutta Die Königin in “Die Zauberflöte” di W.A. Mozart con la direzione di L.Coladidonato e la regia di R.Recchia. Ha lavorato presso il Teatro La Fenice, Festwochen Innsbruck, Gõttingen Festival, Teatro Regio Parma, Opera di Firenze, Meinfranken Theater Würzburg, Circuito As.Li.Co, Teatro Comunale Treviso, Teatro Donizetti Bergamo Teatro Olimpico Vicenza, Teatro Malibran Venezia con Direttori tra i quali A. Casellati, T. Checcherini, G. Bisanti, M. Beltrami, S. Montanari, R. Alessandrini, M. Angius, A. Schiff, I. Volkov, S. Rolli, G. Andretta, A. Bernardini, F. Cassi, R. Böer, U. Finazzi, F. Carminati e registi tra i quali D. Michieletto, M. Martone, M. Gandini, P.A. Petris, P.F. Maestrini, B. Morassi, E. Dara. Attiva nella musica contemporanea interpreta Maya in “Milo e Maya e il giro del mondo” di M. Franceschini presentata in tutta Italia in occasione di Expo 2015. Per l’inaugurazione del rinato Teatro la Fenice di Venezia è Lilli in “Aquagranda”, diretta da M. Angius regia di D. Michieletto, che vince il premio speciale alla 36esima edizione del premio “Franco Abbiati” 2017.

MAURO BORGIONI Ha studiato canto presso la Scuola Civica di Milano e il Conservatorio di Cesena, perfezionandosi poi alla Fondation Royaumont di Parigi. Ha collaborato con vari ensemble e orchestre tra cui Concerto Italiano, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Sinfonica della Rai, Orchestra Regionale della Toscana, La Cappella Reial de Catalunya, Orchestra “Lorenzo da Ponte”, Die Kölner Akademie, Concerto Romano. Ha cantato con importanti direttori e musicisti tra cui Rinaldo  Alessandrini, Jordi Savall, Diego Fasolis, Jurai Valchua, Johnatan Webb, Antonio Florio, Alfredo Bernardini, Alessandro Quarta, Lorenzo Ghielmi in alcune delle più importanti sale da concerto e teatri come Konzerthaus di Vienna, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Regio di Torino, Kolner Philarmonie, Auditorium de Madrid, National Centre for Arts and Performing di Pechino, UCLA Los Angeles. Specializzato nel repertorio barocco, ha interpretato Orfeo ne “L’Orfeo” di Claudio Monteverdi (Teatro Regio di Torino, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Basileu França di Goiania – Brasile); Ulisse in “Il Ritorno di Ulisse in patria” di C. Monteverdi al Reate Festival di Rieti; Acrimante ne “L’Empio punito” di A. Melani (Reate Festival); Aeneas in “Dido & Aeneas” di Henry Purcell (Teatro Bonci di Cesena, Teatro Alighieri di Ravenna, Teatro Verdi di Gorizia), Astolfo in “Orlando Furioso” di A. Vivaldi (Teatro del Giglio, Lucca); Euandro in “Julo Ascanio, Re d’Alba” di J. Fux (Styriarte Festival
Graz), Haman in “Esther” e Polifemo in “Acis and Galatea” di G.F. Handel (Teatro Comunale di Ferrara). Il suo repertorio include inoltre opere sacre tra cui Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi; Oratorio di Natale, Matthaus & Johannes Passion, Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach; Messiah e La Resurrezione di Georg Friedrich Handel; opere classiche come Pauken & Nelson-Messe di F. Joseph Haydn; Requiem di W. A. Mozart e di G. Fauré. Attivo anche nella musica contemporanea ha interpretato The Traveller in “Curlew River” e Noe in “Noye’s Fludde di Benjamin Britten con la Camerata Strumentale Città di Prato diretta da Johnatan Webb; Aye in “Akhnathen” di Philip Glass con L’Orchestra del Teatro Regio di Torino e Dante Anzolini alla direzione. La Cappella Reial de Catalunya, Orchestra “Lorenzo da Ponte”, Die Kölner Akademie, Concerto Romano. Ha cantato in alcune delle più importanti sale da concerto e teatri come Konzerthaus di Vienna, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Regio di Torino, Kolner Philarmonie, Auditorium de Madrid, National Centre for Arts and Performing di Pechino, UCLA Los Angeles.