
GRUPPO VOCALE GARDA TRENTINO
Alessandra Marocchi, Alessio Porzio
Angelica Fazzolari, Aurore Hoyle
Caterina Miaroma, Ginevra Parolari
Livia Masia, Lisa Lotti
Lucrezia Masia, Lucilla Avogadro
Melissa Boole Raskina, Noemi Lo Re
Direttore e organo portativo Enrico Miaroma
Brani tratti dal Codice di Las Huelgas del XIV secolo
De Christi corpore
Dum superbit impius
Intra viridarium
Salve Regina
Gaude Virgo plena Deo
Laudes eterni luminis
Dolens auctor omnium
Ad celsi conubia
Belial
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Note al programma
Il Codice di Las Huelgas. È sempre difficile e soggettivo parlare di prassi esecutiva quando trattiamo espressioni musicali così lontane nel tempo. Le fonti ci riportano una codificazione piuttosto schematica e certamente non esaustiva di una pratica sempre in evoluzione. Solo valutando vari parametri storici, etnici, religiosi, scientifici e perché no, anche musicali potremmo tentare una nostra interpretazione del contenuto delle fonti a noi giunte e dell’iconografia. A mio parere chi si illude di recuperare il passato e non la musica del passato, commette un errore grossolano. Colui che si occupa onestamente del passato, prossimo o remoto che sia, non si colloca in simbiosi con esso, ma lo analizza, lo studia, lo giudica e, così facendo, in buona misura se ne allontana. Se si considera dunque una proposta esecutiva di musiche medievali come una vera e propria “interpretazione” si deve ammettere che essa rappresenta un’operazione decisamente moderna. La ricerca di un colore e di un paesaggio sonoro di quest’epoca è fortemente condizionata da passioni religiose di carattere monastico e popolare e affascina oggi la nostra mente stimolando situazioni utili a ritrovare una dimensione pura, più acustica e meno tecnologica. Le problematiche esecutive della musica medievale devono tener conto della situazione reale ed emozionale in cui l’evento si proietta; vi è un preciso connubio tra momento musicale e momento sociale sia esso sacro o profano. Nelle musiche dell’epoca è presente una forte componente di improvvisazione legata a fattori di caratterizzazione etnica che perdono una precisa identità interpretativa e spontanea quando vengono “ingabbiati” in formule di trascrizione e di codificazione. Sono in perfetta sintonia con chi afferma che queste testimonianze musicali non possono essere presentate in un semplice concerto, quanto meno provare a ricostruire l’aspetto storico ed emozionale generatore. Ne è un classico esempio l’esecuzione del Canto Gregoriano al di fuori della liturgia. Se vogliamo comunque affrontare problematiche di prassi esecutiva, occorre sottolineare l’importanza della simbiosi tra suono e parola. Questo rapporto ha radici profonde: risale all’antica Grecia e, fin dai tempi di Platone, non ha mai mancato di accendere il dibattito fra teorici e musici. Tale rapporto è divenuto l’elemento sostanziale del Canto Gregoriano, nesso imprescindibile per una sua autentica interpretazione. Con l’avvento della Polifonia a partire dal IX secolo, il legame non si spezzò, ma al contrario, si irrobustì ancor più, fino a toccare il culmine nel corso del sec. XVI. L’ars dicendi, ovvero l’arte del parlare, il potere incontrastato dell’eloquenza nel muovere gli affetti, che informa l’espressione musicale, contribuisce non poco ad accelerare quel processo di verbalizzazione della musica sacra e profana, che conoscerà il suo culmine nelle esperte mani di Monteverdi. Importanti sono le testimonianze su questo tema dei teorici Guido d’Arezzo e Johannes Cotto. Nel suo Micrologus Guido afferma che, come nella metrica ci sono lettere e sillabe, parti e piedi e versi, così nella musica ci sono suoni dei quali uno, due o tre si raggruppano in sillabe; e una o due di quest’ultime in un neuma, cioè costituiscono la parte di una cantilena; una o più parti, poi, formano una distinctione ovvero un luogo opportuno per respirare. Presentiamo un lavoro articolare, direi epico: l’incisione dell’intero codice di Las Huelgas, una delle più importanti fonti copiato nel Trecento, un’antologia di canti dei secoli XIII rappresentativi dell’Ars Antiqua. Parliamo di brani originali di questa raccolta, altri che si trovano in varie fonti spagnole e altri ancora che provengono dalla Scuola di Notre-Dame. Il
manoscritto fu scritto nel monastero cistercense di Santa Maria la Real de Las Huelgas a Burgos, nel nord della Spagna con l’autorizzazione di Alfonso VIII Re di Castiglia e della sua sposa Eleonora che promossero la fondazione dell’Abbazia nel 1187. La scoperta venne resa pubblica anni dopo dal musicologo catalano Higinio Anglès nella sua opera El Còdex Musical de Las Huelgas (Música a veus dels segles XIII–XIV), pubblicata nel 1931. Le giovani voci del Garda Trentino offrono una luminosità e una consecutio ritmica caratterizzante una vocalità brillante e precisa, sempre espressiva e comunicativa. Le esecuzioni hanno preso spunto dalle trascrizioni del citato Anglès e dalla realizzazione fatta da Juan Carlos Asensio: El Códice Polifonico de Las Huelgas: aspectos codicológicos y notacionales – La Música en el Monasterio de Las Huelgas
en tiempos de su Códice Polifònico, Editorial Apuerto 2001.
Franco Radicchia
(dal CD della Brilliant Classics)
Il Gruppo Vocale Garda Trentino è formato da 12 ragazze e ragazzi provenienti da tutti i paesi della zona del Trentino che lambisce la riva del Lago di Garda, detta appunto “Garda Trentino”. Dopo aver cantato sin da piccoli nel coro di voci bianche Garda trentino, vincitore di primi premi a concorsi corali nazionale e internazionali come Arezzo, Quartiano, Riccione, Vittorio Veneto e Vienna, per alcuni progetti speciali si presenta nella formazione denominata Gruppo Vocale Garda Trentino formata da 12 ragazze e ragazzi fra i più grandi del coro. Otto sinora le registrazioni discografiche, sempre a tema monografico con lavori di autori italiani contemporanei che hanno scritto e dedicato i loro lavori al coro e brani di Mendelssohn, comprendente anche i Mottetti op. 39. Con tale nome e componenti, il gruppo ha vinto il primo premio al Concorso Corale di Vittorio Veneto nel 2021 nella categoria gruppi vocali ed il secondo premio al Concorso Corale Polifonico Nazionale di Arezzo nel 2022. Nel 2023 vince il primo premio a tre concorsi corali: al 18° Budapest International Choral Competition, al 2° Concorso Corale Giuseppe Savani di Carpi e al XIII Concorso Corale Città di Fermo. Il Gruppo Vocale si è esibito in concerti in Italia, Austria, Slovenia, Ungheria. Ha effettuato nel 2022 e nel 2025 una registrazione di due CD per l’etichetta olandese Brilliant Classics con un repertorio integralmente formato da brani tratti dal codice di Las Huelgas del XIV: un impegno prestigioso che lo ha reso noto presso i cultori di musica medievale di tutto il mondo. Nell’agosto 2024 è stato invitato a partecipare al Gran Premio Corale italiano ad Arezzo, dove ha vinto il premio per la miglior esecuzione di un brano di autore italiano contemporaneo. Nell’aprile 2025 ha partecpato al Festival Corale Internazionale di Celje in Slovenia, unico gruppo italiano ammesso. Fin dalla sua fondazione è diretto dal M°. Enrico Miaroma.

