Dedicato a Mendelssohn
Comune di San Lorenzo in Banale-Dorsino
Note al programma
La voce bianca, ovvero la voce dei bambini, è pura, eterea, perfetta, come si immagina essere quella degli angeli. Fin dal Medioevo le soavi voci dei bambini vennero unite per costituire i cori di voci bianche, chiamati a cantare composizioni di musica sacra nelle chiese durante le funzioni religiose. Sempre in tema di voci bianche non si può non ricordare il fenomeno del belcanto degli “evirati cantori” o “musici” per il quale i maschi venivano sottoposti a castrazione verso gli 8 anni al fine di mantenere intatte le qualità e la flessibilità delle corde vocali tipiche dell’infanzia. Il successo di questi “angeli dalla voce d’oro” fu tale che Clemente VIII provvide a sostituire tutti i cantori della Cappella Pontificia con gli evirati. Con il tempo questa moda passò, i compositori tornarono ad una forma di “pulizia” vocale e nel 1903 Pio X con un motu proprio rese possibile il ritorno all’uso antico della Chiesa, quello di affidare ai bambini le voci acute di contralto o soprano. Mendelssohn scrisse una quantità significativa di musica sacra durante la sua vita, coprendo un arco di tempo che va dal 1821 – quando aveva 12 anni – all’anno della sua morte. Compose musica sacra in un momento in cui il ruolo della musica nella liturgia latina iniziava ad esser messo in discussione. Mendelssohn sembra essere a suo agio nel mondo della liturgia luterana,
in cui Bach rappresenta il faro principale. Ciò non significa che non vi siano anche alcune gemme latine come O beata et benedicta per coro a tre voci e organo, pagina omofonica originariamente pensata come il secondo dei mottetti dell’op. 39. Cambiamo idioma con Hebe deine Augen auf (Solleva i tuoi occhi), un trio anche chiamato “Engels Terzett” tratto dalla seconda parte dell’Oratorio “Elijah”, che racconta la storia del profeta biblico. I tre mottetti op. 39 con accompagnamento di organo (Veni Domine, Laudate Pueri, Surrexit pastor bonus) furono scritti a Roma e destinati alle cattoliche monache del convento di Trinità dei Monti. Si tratta di brani piacevolmente melodici, con trame interessanti che scorrono gradevolmente. Anche la musica per organo di Mendelssohn è caratterizzata da uno sguardo al glorioso passato della composizione tedesca e in particolare all’opera di Bach. Va ricordato che il compositore riscosse un particolare successo anche con i suoi recital per organo, tanto da indurre gli editori Coventry e Hollier a commissionargli una serie di sei “voluntaries” che divennero le sei Sonate per organo op. 65 con il senso bachiano del termine sonata ovvero suite di pezzi vari che vengono suonati strumentalmente, in contrapposizione alle cantate. La Sonata per organo n. 6 dimostra la consumata maestria di Mendelssohn e la sua padronanza della tessitura organistica in un insieme di variazioni sul corale luterano di Bach Vater unser im Himmelreich. Con quest’opera e le sonate che la accompagnano, Mendelssohn
rivitalizzò l’allora moribonda tradizione organistica europea, spronò gli organari inglesi a raggiungere nuovi traguardi e, grazie alla sua particolare miscela di corale, contrappunto e spiritualità domestica, incrementò in modo sostanziale il repertorio organistico per la prima volta dopo Bach. Alessandro Arnoldo
Il CORO VOCI BIANCHE GARDA TRENTINO è nato nel 2000 su iniziativa della Scuola Musicale Alto Garda di Riva del Garda. Da subito il coro ha avuto modo di esibirsi in numerosi concerti in Italia e all’estero per iniziativa della Federazione Cori del Trentino, del MusicaRivafestival, del Concorso Nazionale ed Internazionale di Voci Bianche “Il Garda in Coro” di Malcesine sul Garda, della Federazione dei Cori dell’Arco Alpino (AGACH), dell’ASAC Veneto e di altri enti pubblici e privati. Nel corso della sua recente attività concertistica ha avuto il piacere di affiancare cori di grande rilievo, come il Children’s Choir Vesna di Mosca, il Coro Voci Bianche Aurora di Bastia Umbra (PG), il Gruppo Giovanile Carminis Cantores di Puegnago sul Garda (BS), Mladinski pevski zbor Glasbene šole di Capodistria. Nel 2017 e 2018 ha preso parte al corso internazionale di canto gregoriano organizzato dall’A.I.S.C.Gre Associazione Internazionale Studi Canto Gregoriano – sez. italiana. Nel 2006 ha portato in scena l’operina Il gatto con gli stivali del M°. Enrico Miaroma. Nel 2019 il coro ha rappresentato l’operina La faccia nascosta della Luna, sempre su musiche di E. Miaroma e libretto di Giuseppe Calliari. Il coro ha ricevuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi: tra i quali nel 2009 a Quartiano (fascia d’argento), nel 2010 a Vittorio Veneto (2° premio),
nel 2011 a Riva del Garda (internazionale con fascia d’oro), nel 2012 sempre a Riva del Garda (fascia d’oro), nel 2013 a Arezzo (2° premio), nel 2016 a Vittorio Veneto (2° premio e premio speciale per il miglior repertorio), nel 2017 a Quartiano (I° premio con fascia d’oro), e a Arezzo (I° premio e premio speciale per il miglior repertorio), nel 2018 a Vittorio Veneto (I° premio), e a Arezzo (internazionale, 2° premio), nel 2019 a Vienna al World Peace Choral festival (2° premio), nel 2021 a Vittorio Veneto (I° premio nella categoria Gruppi Vocali), nel 2022 a Arezzo (2° premio con il
Gruppo Vocale). Nel corso degli anni, il coro ha realizzato 6 registrazioni discografiche a carattere monografico: “Come la legna verda” (2008), 20 canti popolari trentini, su commissione della Federazione Cori; “Quel mazzolin di fiori”, 18 canti popolari trentini (2008); “Cantiamo il futuro” (2011), una raccolta di brani di autori italiani dal Novecento ad oggi; “Cantiamo il Natale” (2013), una proposta di musica corale che riprende i classici della tradizionale internazionale; “Lo Zoo della Fantasia” (2015), una raccolta di 21 brani originali per coro voci bianche e giovanile, con l’accompagnamento strumentale, su testi di animali fantastici e alberi in fiore, con musica di Enrico Miaroma e poesie di Giuseppe Calliari; “Cantiamo i Classici: Faurè, Brahms, Britten” (2018), raccolta che comprende i Friday Afternoons di Britten, i Volks – Kinderlieder di Brahms e tre mottetti di Faurè; “La faccia nascosta della Luna (2018), opera per bambini su libretto di Giuseppe Calliari, musica di Enrico Miaroma
ENRICO MIAROMA è nato a Trento dove si è diplomato in pianoforte, Musica Corale e Direzione di Coro, Didattica della Musica e in Composizione. Ha inoltre studiato con Franco Donatoni, Salvatore Sciarrino ed Ennio Morricone presso l’Accademia Chigiana di Siena, la Fondazione Romanini di Brescia ed il Festival delle Nazioni di Città di Castello, ottenendo borse di studio come miglior allievo. Attivo come pianista e come direttore di coro ha tenuto circa 900 concerti in tutta Europa, in Ukraina e nella Repubblica Cinese di Taiwan. Numerose sue composizioni corali sono state pubblicate da E.C. Schirmer and Galaxy Music (USA), Edizioni Sulasol, Edizioni Carrara, A Coeur Joie, Pro Musica Studium, Edizioni Musicali Europee, Edizioni Federazione Cori del Trentino, Choraliter, Tourdion, Ut Orpheus, e Bo Ejeby Forlag (Goteborg), ed eseguite da alcuni tra i più importanti cori al mondo. Come direttore di coro ha vinto numerosi concorsi nazionali
(Quartiano, Vittorio Veneto, Arezzo, Trento) ed internazionali (Riva del Garda, Verona) con cori misti, cori di voci bianche e maschili. Ideatore e Direttore Artistico delle prime due edizione del Concorso Pigarelli di Arco (Trento), ora è Direttore Artistico del Concorso Nazionale ed Internazionale Corale di Voci Bianche “Il Garda in Coro” di Malcesine (Verona), dell’Associazione Culturale EdizioniCorali.it, del Concorso Nazionale “Trofeo Nazionale Cori d’Italia” per Cori Maschili di Ledro (Trento) e del Concorso Internazionale Corale di Riva del Garda. Dalla sua fondazione nel 2000, è direttore del coro Voci Bianche “Garda Trentino”, con il quale tra i numerosi riconoscimenti ha vinto i concorsi di Arezzo, Quartiano, Vittorio Veneto, Vienna. Già docente presso i Conservatori di Pescara ed Adria, ora insegna Elementi di Composizione al Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento.
STEFANO RATTINI, organista titolare dell’Abbazia Benedettina Muri-Gries di Bolzano, insegna improvvisazione organistica all’Istituto di Musica Sacra di Trento e presso la Scuola Santa Cecilia di Brescia. È stato docente di Teoria, Analisi e Composizione al Liceo Musicale e Coreutico di Trento e ha insegnato improvvisazione presso i Conservatori di Como, Mantova, Bergamo, Innsbruck, Bologna, Pesaro e Trento, al Pontificio Istituto Ambrosiano di Musica Sacra di Milano e presso i corsi annuali organizzati a Cremona dall’Associazione Italiana Organisti di Chiesa. Si è diplomato con il massimo dei voti e la lode in Organo e Composizione Organistica nella classe di Giancarlo Parodi e si è laureato cum laude in “Organo Antico” sotto la guida di Federico Maria Recchia; in seguito si è perfezionato con Stefano Innocenti e Christopher Stembridge per la musica antica, con Antonio Zanon per la composizione e con Fausto Caporali, Günther Kaunzinger, William Porter, Loïc Mallié e Jürgen Essl (Haarlem, NL, Londra, Stuttgart e Smarano) per l’improvvisazione. Ha tenuto un considerevole numero di concerti in Italia e all’estero (Taiwan, Russia, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Serbia, Slovacchia), suonando per importanti Festival e Rassegne Internazionali e collaborando con direttori e solisti di chiara fama. Ha effettuato alcune registrazioni per la RAI, la Radio Svizzera Italiana e ha inciso per le case discografiche “La Bottega Discantica”, “Rainbow Classics”, “Pro Civitate Cristiana”, “Ginger Studio”, “Edizioni Carrara”, “Tactus”, “Bongiovanni”, “Weinberg Records- Austria”. Alcune sue composizioni organistiche sono pubblicate per i tipi di Rugginenti, Carrara ed EurArte. Per la Società Filarmonica di Trento ha curato l’edizione critica della musica organistica di Attilio Bormioli. Ha ideato e conduce a Trento la “Scuola d’Ascolto della Musica Organistica”, volta a sperimentare nuove modalità nella formazione critica del pubblico.