
IN MEMORIAM LUCIANO CHAILLY (1920-2002)
Dal 2018 il fondo archivistico di Luciano Chailly si trova a Trento, presso l’Archivio provinciale. Il deposito in Trentino non è casuale: infatti, dagli anni Sessanta a Pieve di Ledro (TN), la famiglia Chailly trascorreva i propri periodi di riposo, a testimonianza di un profondo legame affettivo con il nostro territorio. A partire dall’anno di deposito del Fondo Chailly, alcune istituzioni trentine si sono poste in prima linea per valorizzarne i documenti contenuti; tali protagonisti sono il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento (Responsabile scientifico prof. Marco Uvietta) e la Società Filarmonica, in sinergia con l’Archivio provinciale, e il primo frutto è stato l’organizzazione del tele-convegno a puntate «…il suono conquistato e organizzato». Luciano Chailly nel centenario della nascita (13 ottobre – 18 dicembre 2020, online). In seguito al tele-convegno, sono stati dati alle stampe i relativi Atti (Il suono conquistato e organizzato. La musica secondo Luciano Chailly, Lim, 2022, con cd allegato), arricchiti da due saggi inediti e introdotti da uno scritto di Riccardo Chailly. Queste importanti iniziative dimostrano quanto il Trentino voglia mantenere saldo il legame con la figura prestigiosa di Luciano Chailly, che fu protagonista del proprio tempo e merita di essere valorizzato come musicista e come uomo.
Nell’anno in cui ricorre il ventennale della morte, l’esecuzione all’interno del Festival Regionale di Musica Sacra della Missa Papæ Pauli da parte dell’Orchestra Regionale Haydn dimostra nuovamente la sensibilità trentina verso le ricorrenze del compositore. Dopo l’attenzione principalmente musicologica espressasi in occasione del centenario della nascita, nel 2022 ci si dirige particolarmente verso l’aspetto esecutivo del lascito di Luciano Chailly: infatti, la Missa Papæ Pauli viene eseguita per la prima volta in Trentino–Alto Adige, così come viene proposta in prima esecuzione mondiale l’inedita Messa del popolo.

