
Dixit Dominus
ORCHESTRA BAROCCA DI BOLOGNA
LA STAGIONE ARMONICA, ensemble vocale
Soprano | Sopran, Paola Crema, Maria Chiara Ardolino, Stefania Cerutti
Contralto | Alt, Nina Cuk
Tenore | Tenor, Andrea Bianchi
Basso | Bass, Valentino Perera
Direttore | Leitung, Paolo Faldi,
Programma | Programm
GEORGE FRIDERIC HÄNDEL (1685–1759)
Dixit Dominus • Salmo 110, HWV 232, Aprile 1707, Roma
per soli, coro ed orchestra | für Soli, Chor und Orchester
1 • Coro Dixit Dominus
2 • Aria Virgam virtutis (contralto / Alt, Nina Cuk)
3 • Aria Tecum principium (soprano / Sopran, Stefania Cerutti)
4 • Coro Juravit dominus
5 • Coro Tu es sacerdos
6 • Soli e Coro Dominus a dextris tuis
7 • Duetto De Torrente (Soprano / Sopran I e II, Naoko Tanigaki, Maria Grazia Ardolino)
8 • Coro Gloria
Harmonia nova in nomen Domini
MATTEO TRENTINI (2001), Benedicta es tu, Virgo Maria*
*Prima esecuzione assoluta. In collaborazione con la classe di composizione
del M° Nicola Straffelini – Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda
*Uraufführung. In Zusammenarbeit mit der Klasse für Komposition
von Maestro Nicola Straffelini – Konservatorium Bonporti von Trient und Riva del Garda
ANTONIO VIVALDI (1678-1741)
Dixit Dominus • Salmo 110, RV 595, Venezia 1710/1715
per soli, coro ed orchestra | für Soli, Chor und Orchester
1 • Coro Dixit Dominus, allegro
2 • Coro Donec ponam, andante
3 • Aria Virgam virtutis, (soprano / Sopran), allegro
4 • Coro Tecum principium, (soprano / Sopran I e II), allegro
5 • Coro Juravit dominus, largo
6 • Aria Dominus a dextris, (soprano / Sopran), allegro
7 • Aria, Coro Judicabit in nationibus (contralto / Alt), largo, presto
8 • Aria De torrente (contralto / Alt), largo
9 • Terzetto Gloria Patri (contralto, tenore e basso / Alt, Tenor, Bass), andante
10 • Coro Sicut erat in principio
11 • Coro Et in saecula saeculorum
NOTE AL PROGRAMMA Un suggestivo ponte tra epoche e stili, accostando due splendide versioni barocche del Dixit Dominus firmate da Georg Friedrich Händel e Antonio Vivaldi, a una creazione contemporanea in prima esecuzione assoluta: Benedicta es tu, Virgo Maria del giovane compositore Matteo Trentini. Il Dixit Dominus HWV 232 fu composto da Händel nel 1707, durante il suo soggiorno in Italia. Il Salmo 110, potente e regale, trova in questa pagina musicale un’espressione travolgente: contrasti dinamici, virtuosismi vocali e un uso sapiente della policoralità rendono l’opera un vero banco di prova per interpreti e ascoltatori. Händel, allora ventiduenne, dimostra una maturità sorprendente, fondendo la solennità liturgica con l’espressività teatrale appresa dall’opera italiana. L’orchestrazione vivace, i fugati energici e le tensioni armoniche accendono il testo biblico con luce drammatica e contemplativa. Diverso ma altrettanto affascinante è il Dixit Dominus RV 595 di Antonio Vivaldi. Anche se meno noto, questo lavoro mostra una scrittura corale compatta e una grande attenzione al colore orchestrale. Vivaldi adotta un linguaggio più lineare e luminoso rispetto a Händel, ma non privo di raffinatezze contrappuntistiche e slanci lirici. L’approccio veneziano alla musica sacra, influenzato dal contesto dell’Ospedale della Pietà, si riflette in una vocalità che sa essere tanto virtuosa quanto cantabile, e in un’orchestra che dialoga con il coro con finezza ed equilibrio. Due modi diversi di interpretare la stessa preghiera: l’uno teatrale, drammatico e pieno di tensione retorica; l’altro più cantabile, sereno e immerso in una spiritualità luminosa. Händel si affida a un trattamento quasi operistico, amplificando le emozioni attraverso bruschi contrasti dinamici e impennate melodiche. Vivaldi, al contrario, predilige un’espressione più equilibrata e trasparente, con un’attenzione particolare alla fluidità delle linee vocali. Pur partendo dallo stesso testo biblico, le due composizioni rispecchiano l’indole dei rispettivi autori: più impetuosa e scenica quella di Händel, più contemplativa e armoniosa quella di Vivaldi. Le scelte armoniche, i trattamenti del basso continuo, la disposizione delle voci e il ruolo dell’orchestra offrono uno spaccato prezioso del panorama musicale sacro dell’inizio del XVIII secolo, evidenziando la pluralità di approcci possibili alla stessa materia spirituale. A completare il programma, la prima esecuzione assoluta di Benedicta es tu, Virgo Maria di Matteo Trentini, nato nel 2001, frutto della collaborazione con la classe di composizione di Nicola Straffelini del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda. La presenza di una nuova opera accanto a due capolavori barocchi non è solo un gesto di continuità, ma una dichiarazione d’intenti: la musica sacra non appartiene al passato, ma continua a vivere, a reinventarsi, a parlare con voce nuova. Questo dialogo tra secoli e sensibilità offre un’opportunità rara: ascoltare come una stessa radice spirituale possa dare vita a esiti musicali profondamente diversi ma ugualmente intensi. In un mondo che cambia, il bisogno di bellezza e trascendenza resta immutato. La musica, ancora una volta, si fa voce di questa ricerca. |
ANMERKUNGEN ZUM PROGRAMM Ein stimmungsvoller Brückenschlag zwischen Epochen und Stilen, der zwei prächtige Barockfassungen des Dixit Dominus von Georg Friedrich Händel und Antonio Vivaldi mit einer zeitgenössischen Schöpfung als Uraufführung verbindet: Benedicta es tu, Virgo Maria von dem jungen Komponisten Matteo Trentini. Das Dixit Dominus HWV 232 wurde von Händel 1707 während seines Italienaufenthalts komponiert. Der kraftvolle und königliche Psalm 110 findet in diesem Werk einen überwältigenden Ausdruck: dynamische Kontraste, vokale Virtuosität und ein geschickter Einsatz von Mehrchörigkeit machen das Werk zu einer echten Herausforderung für Interpreten und Zuhörer gleichermaßen. Händel, damals 22 Jahre alt, beweist eine erstaunliche Reife, indem er liturgische Feierlichkeit mit der theatralischen Ausdruckskraft verbindet, die er von der italienischen Oper gelernt hat. Die lebendige Orchestrierung, die energischen Fugati und die harmonischen Spannungen lassen den biblischen Text in dramatischem und kontemplativem Licht erstrahlen. Anders, aber ebenso faszinierend ist Antonio Vivaldis Dixit Dominus RV 595. Obwohl dieses Werk weniger bekannt ist, zeichnet es sich durch eine kompakte Chorkomposition und große Aufmerksamkeit für die Orchesterfarben aus. Vivaldi wählt eine geradlinigere und leuchtendere Sprache als Händel, aber nicht ohne kontrapunktische Raffinessen und lyrische Verzierungen. Die venezianische Herangehensweise an die Kirchenmusik, die durch den Kontext des Ospedale della Pietà beeinflusst wurde, spiegelt sich in einer ebenso virtuosen wie kantablen Vokalität und in einem Orchester wider, das mit Finesse und Ausgewogenheit mit dem Chor dialogisiert. Zwei unterschiedliche Interpretationen ein und desselben Gebets: die eine theatralisch, dramatisch und voller rhetorischer Spannung, die andere kantabler, heiterer und in eine leuchtende Spiritualität getaucht. Händel setzt auf eine fast opernhafte Behandlung, indem er die Emotionen durch abrupte dynamische Kontraste und melodische Aufwallungen verstärkt. Vivaldi hingegen bevorzugt einen ausgewogeneren und transparenteren Ausdruck, bei dem die Flüssigkeit der Gesangslinien im Vordergrund steht. Obwohl beide Kompositionen von demselben biblischen Text ausgehen, spiegeln sie das Temperament ihres jeweiligen Autors wider: Händels Werk ist ungestümer und szenischer, Vivaldis eher kontemplativ und harmonisch. Die harmonische Wahl, die Behandlung des Basso continuo, die Anordnung der Stimmen und die Rolle des Orchesters bieten einen wertvollen Einblick in die Kirchenmusikszene des frühen 18. Jahrhunderts und zeigen die Vielfalt der möglichen Herangehensweisen an ein und dasselbe geistliche Thema. Abgerundet wird das Programm durch die Uraufführung von Benedicta es tu, Virgo Maria von Matteo Trentini, das 2001 in Zusammenarbeit mit der Kompositionsklasse von Nicola Straffelini am Conservatorio Bonporti in Trient und Riva del Garda entstand. Die Präsenz eines neuen Werks neben zwei barocken Meisterwerken ist nicht nur eine Geste der Kontinuität, sondern auch eine Absichtserklärung: Die Kirchenmusik gehört nicht der Vergangenheit an, sondern lebt weiter, erfindet sich neu und spricht mit einer neuen Stimme. Dieser Dialog zwischen den Jahrhunderten und Sensibilitäten bietet eine seltene Gelegenheit: zu hören, wie dieselbe spirituelle Wurzel zu völlig unterschiedlichen, aber ebenso intensiven musikalischen Ergebnissen führen kann. In einer sich verändernden Welt bleibt das Bedürfnis nach Schönheit und Transzendenz unverändert. Die Musik wird einmal mehr zum Sprachrohr dieser Suche. |
Alessandro Arnoldo
Il testo del mottetto Benedicta es tu, Virgo Maria è tratto dal Graduale Triplex di Solesmes del 1979, e più precisamente dal capitolo XII e XV del Libro di Giuditta (Giudit 13, 23; 15, 10). Musicalmente è pensato per 4 voci: soprano, contralto, tenore e basso ed è formato da una prima parte prevalentemente omoritmica con un inizio affidato a soprani e contralti mentre le voci maschili si aggiungono gradualmente. Nella parte centrale del mottetto invece le voci si muovono in maniera più contrappuntistica elaborando e intrecciando tra loro elementi ripresi dalla parte iniziale dando vita ad un momento più concitato che si distendo poi nella conclusione della composizione dove viene riproposta quasi interamente la parte iniziale dell’opera. |
Der Text der Motette Benedicta es tu, Virgo Maria stammt aus dem Graduale Triplex von Solesmes aus dem Jahr 1979, genauer gesagt aus den Kapiteln XII und XV des Buches Judith (Jdt 13,23; 15,10). Musikalisch ist die Motette für vier Stimmen konzipiert: Sopran, Alt, Tenor und Bass. Sie besteht aus einem ersten Teil, der überwiegend homorhythmisch ist und anfangs den Sopranen und Altstimmen vorbehalten ist, während nach und nach die Männerstimmen einsetzen. Im Mittelteil der Motette bewegen sich die Stimmen dagegen eher kontrapunktisch, indem sie Elemente aus dem ersten Teil aufgreifen, ausschmücken und miteinander verweben, ehe dann gegen Ende der Komposition wieder der erste Teil des Werks fast vollständig aufgenommen wird. |
Matteo Trentini
ORCHESTRA BAROCCA di Bologna
con strumenti storici | mit historischen Instrumenten
Violino • Matteo Saccà, Lucia Dalla Libera,
Rossella Pugliano, Erica Scherl, Marialucrezia Barchetti
Viola • Gilberto Ceranto, Marta Fergnani
Violoncello • Ludovico Armellini, Rolando Moro
Contrabbasso • Giovanni Calcaterra
Organo/Clavicembalo • Carlo Steno Rossi
Oboe • Gregorio Carraro, Chiara Agostini
Tromba • Emanuele Resini | Concertazione • Paolo Faldi
LA STAGIONE ARMONICA di Padova
Ensemble vocale | Vokalensemble
Soprani Primi • Stefania Cerutti, Naoko Tanigaki, Silvia Toffano, Sonia Marcato
Soprani Secondi • Maria Chiara Ardolino, Aoki Honoka, Yoko Sugai, Marina Meo
Contralti • Nina Cuk, Viviana Giorgi, Maria Cosma, Eugenia Zuin
Tenori • Andrea Bianchi, Damiano Lombardo, Alessandro Gargiulo, Enrico Bisetto, Maurizio Minelli
Bassi • Valentino Perera, Alessandro Magagnin, Filippo Bordin, Alessandro Pitteri, Nicola Rampazzo
SOLISTI
Soprani • Naoko Tanigaki, Maria Chiara Ardolino, Stefania Cerutti
Contralto • Nina Cuk | Tenore • Andrea Bianchi | Basso • Filippo Bordin
L’Orchestra Barocca di Bologna si è costituita nel 1996. OBB suona con strumenti originali e prassi storicamente informata, dedicandosi a musiche del XVII e XVIII secolo, spesso in prima esecuzione moderna. Ha partecipato a Festival Internazionali di prestigio quali il Festival di Regensburg (Germania), Festival di Braunschweig (Germania), Festival di Brezice (Slovenia), Festival di Brunnenthal (Austria), oltre a rassegne concertistiche italiane fra le quali: Bologna Festival, Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, Amici della Musica di Vicenza, Amici della musica di Campobasso, Amici della musica di Arezzo, Circolo della Musica di Imola, Festival da Bach a Bartok, AMA Calabria, Festival Dalle Palme a San Luca di Musica Insieme di Bologna, Associazione Musicale Lucchese, Corti, Chiese e Cortili, Emilia-Romagna Festival, Associazione Culturale Feste Musicali. Festival Galuppi (Venezia), Festival Grandezze&Meraviglie di Modena, ROMABAROCCA Festival. Ha inciso il CD Arie e Sinfonie di A. Vivaldi per la casa discografica Tactus col sopranista Angelo Manzotti. Ha effettuato registrazioni per la Beyerische Rundfunk (live), Per TV Slovenia, per Radio Slovenia (live) e per Rai3 toscana. Sempre per la casa Tactus ha inciso nel 2006 un CD di musiche di G.A.Perti nell’occasione del suo 250 anniversario della morte. |
Das Orchestra Barocca di Bologna wurde 1996 gegründet. Das OBB spielt mit Originalinstrumenten und historischer Aufführungspraxis und widmet sich der Musik des 17. und 18. Das Ensemble hat an renommierten internationalen Festivals teilgenommen, wie z. B. dem Regensburger Festival (Deutschland), dem Braunschweig Festival (Deutschland), dem Brezice Festival (Slowenien), dem Brunnenthal Festival (Österreich), sowie an italienischen Konzertfestivals wie: Bologna Festival, Festival di Musica Sacra von Trient und Bozen, Amici della Musica di Vicenza, Amici della musica di Campobasso, Amici della musica di Arezzo, Circolo della Musica di Imola, Festival da Bach a Bartok, AMA Calabria, Festival Dalle Palme a San Luca di Musica Insieme di Bologna, Associazione Musicale Lucchese, Corti, Chiese e Cortili, Emilia-Romagna Festival, Associazione Culturale Feste Musicali. Festival Galuppi (Venedig), Festival Grandezze&Meraviglie di Modena, ROMABAROCCA Festival. Für die Plattenfirma Tactus hat es mit dem Sopranisten Angelo Manzotti die CD Arie e Sinfonie von A. Vivaldi aufgenommen. Es hat Aufnahmen für den Bayrischen Rundfunk (live), für TV Slowenien, für Radio Slowenien (live) und für Rai3 aus der Toskana gemacht. Ebenfalls für das Label Tactus nahm es 2006 eine CD mit Musik von G.A. Perti anlässlich seines 250. Todestages auf. |
![]() Dal 1996 l’Ensemble è diretto dal suo direttore artistico il Maestro Sergio Balestracci. Nella formazione dei propri organici si avvale della collaborazione di strumentisti e di solisti tra i più qualificati ed ha collaborato con orchestre e gruppi strumentali quali Hesperion XX, Accademia Bizantina, Orchestra Acàdemia 1750 (Barcellona), Orchestra Barocca di Venezia, Akademie fur Alte Musik Berlin, Orchestra di Padova e del Veneto, i Solisti Veneti, Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. L’Ensemble è stato inoltre diretto da illustri direttori quali Antony Rooley, Nigel Rogers, Jordi Savall, Peter Maag, Gianandrea Gavazzeni, Gustav Leonhardt, Andrea Marcon, Ottavio Dantone, Reinhard Goebel, René Jacobs, Claudio Scimone, Zsolt Hamar, e dal 2009 inizia una collaborazione più volte confermata con il Maestro Riccardo Muti. Ha partecipato ai piu’ importanti festival e rassegne in Italia e all’estero: Ravenna Festival, Poesia e Musica a San Maurizio a Milano, Settembre Musica a Torino (MiTo), Festival Claudio Monteverdi di Cremona, TrentoMusicAntica, Festival Barocco di Viterbo, le Serate Musicali di Milano, Festival Abbaye d’Ambronay, York Early Music Festival, Festival delle Fiandre, Festival di Torroella de Montgrì, Festival Misteria Paschalia di Cracovia, Festival Europaische Kirchenmusik, Salzburger Festspiele. Ha registrato per la RAI, e per le radiotelevisioni tedesca, svizzera, francese, belga ed ha inciso per Astrée, Tactus, Denon, Argo-Decca, Rivo Alto, Symphonia, CPO, Archiv, Deutsche Grammophon, Brilliant, Sony DHM e per la rivista Amadeus. Nel 2009 e nel 2011 con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretti dal Maestro Riccardo Muti ha eseguito la Messa Defunctorum di Paisiello e il Requiem di Cherubini per il Festival di Pentecoste del Salzburger Festspiele. |
La Stagione Armonica wurde 1991 von Madrigalisten des Centro di Musica Antica in Padua gegründet und hat sich auf das Repertoire der Renaissance und des Barocks spezialisiert, wobei auch Programme aus der klassischen Periode aufgenommen wurden, sowie des 20 Jh. und auch zeitgenössische Literatur. Seit 1996 wird das Ensemble von Maestro Sergio Balestracci geleitet. Bei der Zusammenstellung seiner Ensembles stützt es sich auf die Zusammenarbeit mit den qualifiziertesten Instrumentalisten und Solisten und hat mit Orchestern und Instrumentalgruppen wie Hesperion XX, Accademia Bizantina, Orchestra Acàdemia 1750 (Barcelona), Orchestra Barocca di Venezia, Akademie für Alte Musik Berlin, Orchestra di Padova e del Veneto, i Solisti Veneti, Orchestra Giovanile Luigi Cherubini zusammengearbeitet. Das Ensemble wurde auch von berühmten Dirigenten wie Antony Rooley, Nigel Rogers, Jordi Savall, Peter Maag, Gianandrea Gavazzeni, Gustav Leonhardt, Andrea Marcon, Ottavio Dantone, Reinhard Goebel, René Jacobs, Claudio Scimone und Zsolt Hamar geleitet und arbeitet seit 2009 wiederholt mit Maestro Riccardo Muti zusammen. Es hat an den wichtigsten Festivals und Wettbewerben in Italien und im Ausland teilgenommen: Ravenna Festival, Poesie und Musik in San Maurizio in Mailand, Settembre Musica in Turin (MiTo), Festival Claudio Monteverdi in Cremona, TrentoMusicAntica, Festival Barocco in Viterbo, Serate Musicali in Mailand, Festival Abbaye d’Ambronay, York Early Music Festival, Flanders Festival, Festival von Torroella de Montgrì, Festival Misteria Paschalia in Krakau, Festival Europäische Kirchenmusik, Salzburger Festspiele. Es hat Aufnahmen für die RAI, den deutschen, schweizerischen, französischen und belgischen Rundfunk und das Fernsehen gemacht und für Astrée, Tactus, Denon, Argo-Decca, Rivo Alto, Symphonia, CPO, Archiv, Deutsche Grammophon, Brilliant, Sony DHM und für die Zeitschrift Amadeus aufgenommen. In den Jahren 2009 und 2011 führte es mit dem Orchestra Giovanile Luigi Cherubini unter der Leitung von Maestro Riccardo Muti Paisiellos Messa Defunctorum und Cherubinis Requiem für das Pfingstfestival der Salzburger Festspiele auf. ![]() |

