54 Festival 2025,  festival

Le ultime sette parole | Die sieben letzten Worte

VENERDÌ 9 MAGGIO
GRIES – Collegiata, ore 20.30
SABATO 10 MAGGIO
TRENTO – Chiesa San Francesco Saverio, ore 20.30
FREITAG, 9. MAI
GRIES – Stiftskirche, 20.30 Uhr
SAMSTAG, 10. MAI
TRIENT – Kirche San Francesco Saverio, 20.30 Uhr

STREICHERAKADEMIE BOZEN
VOKALQUARTETT LIBRA
Violino e direzione | Violine und Leitung, Georg Egger

Programma | Programm

J. Haydn: Le ultime sette parole di Cristo sulla Croce | Die Siebenletzten Worte unseres Erlösers an Kreuze Hob. XX:1

L’Introduzione. Maestoso ed Adagio

Sonata I. Largo “Padre, Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”

Sonata II. Grave e Cantabile “Oggi stesso, oggi stesso sarai con me in paradiso”

Sonata III Grave “Donna, ecco tuo figlio”

Sonata IV. Largo “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Sonata V. Adagio “Ho sete”

Sonata VI. Lento “È finita”

Sonata VII Largo “Nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito”.

Terremoto. Presto con tutta la forza

L’Introduzione. Maestoso ed Adagio

Largo „Vater, Vater, vergib ihnen, denn sie wissen nicht was sie tun.“

Grave e Cantabile „Heute noch, heute noch wirst du mit mir im Paradiese sein.“

Grave „Frau, siehe, das ist dein Sohn.“

Largo „Mein Gott, mein Gott, warum hast du mich verlassen?“

Adagio „Mich dürstet.“

Lento „Es ist vollbracht“

Largo „In deine Hände, Herr, befehle ich meinen Geist.“

Terremoto. Presto con tutta la forza

Programma di sala ITA/DEU
Locandina/Plakat

Note al programma

Quando la Musikalische Real-Zeitung di Speyer recensì le Sette ultime parole del Salvatore sulla croce di Joseph Haydn nel marzo 1788, il critico dovette inchinarsi alla bellezza della musica: “Se l’autore avesse scritto direttamente dall’anima del mediatore morente, difficilmente avrebbe potuto rappresentare i suoi sentimenti in modo più vero e solenne”. Il ciclo della Passione di Haydn per orchestra o quartetto d’archi travolse i suoi contemporanei e ancora oggi dà al pubblico l’impressione che le sette parole di Gesù sulla croce riportate nei Vangeli siano rese qui “veramente e solennemente”.

L’opera fu commissionata nel 1786/87 dalla città spagnola di Cadice, per le cui fastose cerimonie del Venerdì Santo era destinata. Contemporaneamente alla redazione della versione orchestrale, Haydn preparò un proprio arrangiamento per quartetto d’archi, che apparve anch’esso nel 1787 e di cui poté riprendere la parte del primo violino senza modifiche rispetto alla versione originale. Solo molto più tardi, intorno al 1796, realizzò la terza versione per soli, coro e orchestra, ispirata a un arrangiamento del canonico di Passau Joseph Friebert. Nel nostro concerto ascolterete una versione per quartetto vocale e archi,

Questo insolito incarico, che fu una sorpresa per Haydn, ebbe origine dalle usanze religiose della città di Cadice. Il nobile andaluso Don José Saluz de Santamaria, marchese di Valde-Inigo (1738-1804), fece costruire sotto la chiesa parrocchiale del Rosario di Cadice la chiesa di Santa Cueva, una grotta sotterranea per i ritiri della Passione. La spiritualità di uno spazio concepito per i ritiri della Passione è fondamentalmente indispensabile per comprendere questa musica, se non la si vuole intendere come musica assoluta, ma come “Musica strumentale sopra…”.

Fondata nel 1987 dal Südtiroler Musikverein, l’accademia d’archi nasce da un’idea di Georg Egger, violinista e professore presso il Conservatorio di Bolzano, che è direttore artistico dell’ensemble. L’accademia d’archi è composta in gran parte da musicisti altoatesini che condividono con i giovani strumentisti dell’complesso le loro ricche esperienze musicali.

Il nucleo centrale delle attività dell’ensemble è costituto dalle rassegne concertistiche che hanno luogo a cadenza annuale, l’accademia d’archi è regolarmente ospite di prestigiosi festival e rassegne concertistiche come le Settimane mozartiane di Salisburgo, le settimane musicali Gustav Mahler di Dobbiaco e alle Engadiner Festwochen.

L’ensemble altoatesina si esibisce con solisti di fama internazionale tra i quali ricordiamo: Sergio Azzolini, Juliane Banse, Eduard Brunner, Giuliano Carmignola, Ingeborg Danz, Christian Gerhaher, Dietrich Henschel, Heinz Holliger, Louis Lortie, Antonio Meneses, Sabine e Wolfgang Meyer, Thomas Quasthoff, Birgit Remmert, Sibylla Rubens, András Schiff, Yeree Suh, Radovan Vlatkovic, Wen-Sinn Yang, Frank Peter Zimmermann, Ruth Ziesak. Il vasto repertorio dell’ensemble va da Bach, Händel, Zelenka fino a Britten, Bartók, Stravinskij, Schönberg, Schnebel e Stuppner, passando per “Der Tod und das Mädchen” di Schubert e Mahler e Mendelssohn.

L’Ensemble Libra è composto da Maria Ploner (soprano), Lisa Messner (contralto), Jakob Raffeiner (tenore) e Simon Unterhofer (basso). È stato fondato nel 2024. Tutti e quattro i membri provengono dall’Alto Adige, dove hanno scoperto la loro comune passione per la musica vocale. L’idea di formare un quartetto è nata cantando insieme in vari ensemble. Diverse richieste di progetti in patria e all’estero li hanno spinti a fare musica in questa formazione.

Il nome “Libra” – che in latino significa bilancia – simboleggia la ricerca dell’equilibrio tonale e dell’armonia. Questi valori caratterizzano sia l’interazione delle voci sia la diversità del repertorio, che spazia dalla musica antica alle opere contemporanee. In futuro, l’Ensemble Libra si esibirà in diverse sedi e impressionerà il pubblico con il suo suono equilibrato e la gioia di fare musica.

Georg Egger ha studiato presso il Conservatorio “C. Monteverdi” sotto la guida di Giannino Carpi. Ha proseguito i suoi studi con Sandor Végh a Düsseldorf, conseguendo il diploma da concertista, ed inoltre ha frequentato varie masterclass con Odnoposoff, Schneiderhan e Szeryng. Dal 1975 al 1985 è spalla della “Württembergisches Kammerorchester Heilbronn“, con la quale svolge attività di solista in tutta Europa, Giappone, America, Russia e Canada. Un’ intensa attività cameristica lo lega ad artisti quali Maurice André. Heinz Holliger, Sabine e Wolfgang Meyer, Aurèle Nicolet, Jean-Pierre Rampal, Andràs Schiff, Tabea Zimmermann ed altri. Tanti anni è stato docente di violino al Conservatorio “C. Monteverdi” ed inoltre tiene diverse masterclass della “Bachakademie” di Stoccarda. È spalla del “Bach-Collegium” diretto da Helmuth Rilling, con il quale ha partecipato all’ incisione integrale dell’ opera di Bach. Nel 1998 è stato invitato da Andràs Schiff a far parte della “Cappella Andrea Barca”. È membro fondatore e direttore dell’ Accademia d’ Archi di Bolzano con la quale, dal 1987, svolge intensa attività concertistica e discografica

Zum Programm

Als die Musikalische Real-Zeitung in Speyer im März 1788 Joseph Haydns Sieben letzte Worte unseres Erlösers am Kreuz rezensierte, musste der Kritiker vor der Schönheit der Musik die Waffen strecken: „Wenn der Herr Verfasser unmittelbar aus der Seele des sterbenden Mittlers herausgeschrieben hätte: so würde er kaum im Stand gewesen sein, die Empfindungen desselben wahrer und feierlicher darzustellen.“ Haydns Passionszyklus für Orchester bzw. Streichquartett überwältigte die Zeitgenossen und löst noch beim heutigen Publikum den Eindruck aus, die sieben in den Evangelien verbürgten Worte Jesu am Kreuz seien hier „wahr und feierlich“ wiedergegeben.

Das Werk entstand 1786/87 im Auftrag der spanischen Stadt Cádiz, für deren aufwendige Karfreitagszeremonien es berechnet war. Zugleich mit der Edition der Orchesterfassung bereitete Haydn sein eigenes Arrangement für Streichquartett vor, das ebenfalls 1787 erschien und dessen erste Geigenstimme er aus der Originalfassung unverändert übernehmen konnte. Erst wesentlich später, ungefähr 1796, fertigte er die dritte Fassung für Soli, Chor und Orchester an, zu der ihn eine Bearbeitung des Passauer Domherrn Joseph Friebert angeregt hatte. In unserem Konzert hören sie eine Fassung für Vokalquartett und Streicher,

Der so ungewöhnliche, für Haydn überraschende Auftrag hatte seinen Grund in den religiösen Gebräuchen der Stadt Cádiz. Der andalusische Adlige Don José Saluz de Santamaria, Marquès de Valde-Inigo (1738-1804), hatte unter der Pfarrkirche des Rosenkranzes in Cádiz die Kirche Santa Cueva errichten lassen, eine unterirdische Grotte für Passionsexerzitien. Die Spiritualität eines auf Passionsexerzitien ausgerichteten Raumes ist für das Verständnis dieser Musik im Grunde unabdingbar, will man sie nicht als absolute Musik, sondern als „Musica instrumentale sopra…“ begreifen.

Die Streicherakademie Bozen wurde 1987 vom Südtiroler Musikverein ins Leben gerufen. Die Idee dazu kam vom künstlerischen Leiter des Ensembles, dem Geiger und Professor am Bozner Konservatorium, Georg Egger. Die Streicherakademie setzt sich vorwiegend aus Südtiroler Musikern zusammen, die ihre reiche Kammermusik- und Orchestererfahrung in bedeutenden Ensembles im In- und Ausland aufweisen können und ihre Erfahrungen an Nachwuchsmusiker weitergeben.

Neben den Sommerkonzerten des Ensembles wird die Streicherakademie auch regelmäßig zu bedeutenden Festivals und Konzertreihen, wie der Salzburger Mozartwoche, den Gustav-Mahler-Wochen in Toblach oder den Engadiner Festwochen eingeladen.

Das Südtiroler Ensemble arbeitet regelmäßig mit bekannten Solisten wie Sergio Azzolini, Giuliano Carmignola, Ingeborg Danz, Christian Gerhaher, Heinz Holliger, Louis Lortie, Antonio Meneses, Sabine und Wolfgang Meyer, Thomas Quasthoff, Sibylla Rubens, Andràs Schiff, Wen-Sinn Yang, Frank Peter Zimmermann, Ruth Ziesak.

Das breite Repertoire des Ensembles reicht von Bach, Händel, Zelenka über Schubert-Mahler “Der Tod und das Mädchen” und Mendelssohn bis Britten, Bartók, Strawinsky, Schönberg, Schnebel und Stuppner.

Das Ensemble Libra besteht aus Maria Ploner (Sopran), Lisa Messner (Alt), Jakob Raffeiner (Tenor) und Simon Unterhofer (Bass). Es wurde im Jahr 2024 gegründet. Alle vier Mitglieder kommen aus Südtirol, wo sie ihre gemeinsame Leidenschaft für die Vokalmusik entdeckt haben. Die Idee, ein Quartett zu gründen, entstand beim gemeinsamen Singen in verschiedenen Ensembles. Einige Projektanfragen im In- und Ausland veranlassten sie nun, in dieser Besetzung zu musizieren.

Der Name “Libra” – lateinisch für Waage – symbolisiert das Streben nach klanglicher Balance und Harmonie. Diese Werte prägen sowohl das Zusammenspiel der Stimmen als auch die Vielfalt des Repertoires, das von Alter Musik bis zu zeitgenössischen Werken reicht. In Zukunft wird das Ensemble Libra mit vielfältigen Auftritten zu erleben sein und mit seinem ausgewogenen Klang und der Freude am Musizieren beeindrucken.

Georg Egger, Violine studierte am Konservatorium “Claudio Montverdi” in Bozen bei Giannino Carpi. Bei Sandor Vegh in Düsseldorf legte er das Konzertdiplom ab und besuchte Meisterkurse bei Odnoposoff, Schneiderhan und Szeryng. Von 1974 bis 86 war er erster Konzertmeister beim “Württembergischen Kammerorchester Heilbronn”. Mit diesem unternahm er, auch als Solist, zahlreiche Konzertreisen durch Europa, Japan, Kanada und die USA. Kammermusikalische Zusammenarbeit verbindet ihn mit Künstlern wie Eduard Brunner, Heinz Holliger, Edith Mathis, Sabine und Wolfgang Meyer, Tabea Zimmermann und andere. Lange Zeit unterrichtete er am Konseratorium Bozen und Dozent bei zahlreichen Meisterkursen der Bachakademie Stuttgart. Mit dem “Bach-Collegium Stuttgart” unter Helmuth Rilling nahm er an der Einspielung der gesamten Werke Bachs teil. Er ist Mitglied der “Cappella Andrea Barca” von András Schiff. Seit 1987 leitet G. Egger die “Streicherakademie Bozen”