Lo “stile antico” di Alessandro Scarlatti e il suo modello
Der “stile antico” von Alessandro Scarlatti und sein Vorbild
ODHECATON
Alessandro Carmignani • Controtenore | Countertenor
Guilhelm Terrail • Controtenore | Countertenor
Maximiliano Baños • Controtenore | Countertenor
Gianluigi Ghiringhelli • Controtenore | Countertenor
Luca Cervoni • Tenore | Tenor
Roberto Rilievi • Tenore | Tenor
Alberto Spadarotto • Baritono | Bariton
Enrico Bava • Basso | Bass
Marcello Vargetto • Basso | Bass
Paolo Da Col • Direzione | Leitung
Programma | Programm
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525 – 1594)
Exsultate Deo, a cinque
ALESSANDRO SCARLATTI (1660 – 1725)
Missa breve a Palestrina, a quattro*
Kyrie | Gloria | Credo
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
Vos amici mei estis, a otto
Tu es pastor ovium, a quattro
ALESSANDRO SCARLATTI
Sanctus
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
Pater noster, a cinque
Dominus Jesus in qua nocte, a cinque
ALESSANDRO SCARLATTI
Agnus Dei
Salve Regina, a quattro*
GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA
Laudate Dominum, a otto
*Trascrizione della Messa ed edizione della Salve Regina a cura di Luca Della Libera
(A. Scarlatti, Selected Sacred Music, A-R Editions, 2012)
Programma di sala ITA-DEU
Locandina
L’ensemble Odhecaton, fondato nel 1998, è riconosciuto per aver rivoluzionato con cifra stilistica unica l’interpretazione del repertorio polifonico. Specializzato nella musica europea tra il Quattro e Settecento, riunisce eccellenti voci maschili italiane sotto la guida di Paolo Da Col, musicologo e direttore. Ha registrato 15 CD, dedicati a compositori come Monteverdi, Palestrina e Josquin. Ha vinto premi come il Grand Prix de l’Académie du disque lyrique e il Diapason d’Or. Ha svolto una qualificata ed intensa attività concertistica in Italia e all’estero in sedi di rilevanza internazionale. Si propone la “Messa breve a Palestrina” di Alessandro Scarlatti, della quale si conserva l’autografo, scritta nello stile antico e ispirata al grande compositore, affiancata a mottetti di Palestrina, sempre a comporre un’ideale liturgia, in occasione dei rispettivi centenari della nascita (Palestrina, 1525) e della morte (Scarlatti, 1725).
Das 1998 gegründete Ensemble Odhecaton ist dafür bekannt, dass es die Interpretation des polyphonen Repertoires mit einer einzigartigen stilistischen Handschrift revolutioniert hat. Es hat sich auf die europäische Musik zwischen dem 15. und 18. Jahrhundert spezialisiert und vereint hervorragende italienische Männerstimmen unter der Leitung des Musikwissenschaftlers und Dirigenten Paolo Da Col. Es hat 15 CDs aufgenommen, die Komponisten wie Monteverdi, Palestrina und Josquin gewidmet sind. Es wurde mit Preisen wie dem Grand Prix de l’Académie du disque lyrique und dem Diapason d’Or ausgezeichnet. Er hat eine qualifizierte und intensive Konzerttätigkeit in Italien und im Ausland in international renommierten Konzertsälen ausgeübt. Die „Messa breve a Palestrina“ von Alessandro Scarlatti, von der das Autograph erhalten ist und die im antiken Stil geschrieben und von dem großen Komponisten inspiriert wurde, wird zusammen mit Motetten von Palestrina, die wiederum eine ideale Liturgie bilden, anlässlich der jeweiligen geraden Jahrestage ihrer Geburt (Palestrina, 1525) und ihres Todes (Scarlatti, 1725) aufgeführt.
Un legame ideale unisce Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) ad Alessandro Scarlatti (1660-1725), dei quali si celebrano gli anniversari nel 2025. Il primo fu considerato il princeps musicae la cui opera rappresentò il paradigma della musica polifonica per tutti i compositori. Questa ispirazione è confermata anche dalla produzione sacra di Alessandro Scarlatti, che alla fine del 1702, dopo aver lasciato Napoli a seguito della difficile situazione politica, decise di ritornare a Roma con il desiderio di omaggiare la corte pontificia componendo la Messa breve a Palestrina nello stile “a cappella” ispirata al suo modello. La Messa ci è giunta attraverso numerose fonti manoscritte, due delle quali autografe. Anche la Salve Regina, già nella scelta dell’organico vocale delle quattro voci, così come nella scrittura contrappuntistica, aderisce al quadro stilistico dello stile a cappella, nel quale nessuna delle parti assume un ruolo predominante. Il carattere “severo” di questo brano è rafforzato anche dal ricorso alle prime quattro note dell’antifona mariana in canto piano, una sorta di tenor che circola attraverso l’intera composizione nelle diverse voci. Il carattere più moderno del trattamento armonico, che fa uso di dissonanze e ritardi (durezze e ligature) emerge nella sottolineatura e nell’amplificazione del significato di singoli lemmi, tra i quali gementes et flentes. Il programma comprende alcuni significativi capolavori della vasta produzione di mottetti di Palestrina, quasi a comporre un’ideale liturgia, nella comune celebrazione degli anni-versari di due esponenti sommi ed esemplari della nostra storia musicale. I mottetti, con organici da quattro-cinque a otto voci a doppio coro, danno saggio dei più fioriti e vivaci trattamenti contrappuntistici (Exsultate Deo, Laudate Dominum) o sottolineano la gravità del rito eucaristico (Dominus Jesus); oppure dispongono con sapienza il gioco delle imitazioni (Tu es pastor ovium, mottetto per l’anniversario della creazione del Pontefice) e si nutrono dell’ispirazione del canto piano (Pater noster). Il mottetto Vos amici mei estis, infine, è stato ritenuto una simbolica espressione di ringraziamento da parte di Palestrina nei confronti degli “amici” compositori coinvolti nella creazione di un’antologia, curata da Giovanni Matteo Asola e pubblicata nel 1592 (Venezia, Ricciardo Amadino), dedicata «ad celeberrimum ac præstantissimum in arte musica coriphæum d. Jo. Petrum Aloysium Praenestinum».
Luca Della Libera, Paolo Da Col |
Ein ideales Band verbindet Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) und Alessandro Scarlatti (1660-1725), deren Jahrestage wir im Jahr 2025 begehen. Ersterer galt als princeps musicae, dessen Werk für alle Komponisten die Richtschnur der polyphonen Musik darstellte. Diese Inspiration wird auch durch das sakrale Schaffen von Alessandro Scarlatti bestätigt, der Ende 1702, nachdem er Neapel aufgrund der schwierigen politischen Lage verlassen hatte, beschloss, nach Rom zurückzukehren, um dem päpstlichen Hof mit der Komposition der Messa breve a Palestrina im A-cappella-Stil nach seinem Vorbild zu huldigen. Die Messe ist uns in zahlreichen handschriftlichen Quellen überliefert, von denen lediglich zwei Autographen sind. Auch das Salve Regina hält sich in der Wahl des vierstimmigen Vokalensembles sowie in der Kontrapunktik an den stilistischen Rahmen des A-cappella-Stils, in dem keine der Stimmen eine dominierende Rolle einnimmt. Der „strenge“ Charakter dieses Stücks wird auch durch die Verwendung der ersten vier Töne der Marianischen Antiphon in der Gregorianik verstärkt, eine Art Tenor, der sich durch die gesamte Komposition in den verschiedenen Stimmen zieht. Der modernere Charakter der harmonischen Entwicklung, die sich Dissonanzen und Verzögerungen (Durezze und Ligature) zunutze macht, zeigt sich in der Unterstreichung und Verstärkung der Bedeutung einzelner Lemmata, einschließlich gementes et flentes. Auf dem Programm stehen einige bedeutende Meisterwerke aus Palestrinas umfangreichem Motettenschaffen, fast so, als wolle man eine ideale Liturgie komponieren, um gemeinsam die Jahrestage zweier höchst beispielhafter unserer Musikgeschichte zu feiern. Die Motetten, deren Besetzung von vier- bis achtstimmig und doppelchörig reicht, geben eine Kostprobe der blumigsten und lebhaftesten kontrapunktischen Behandlungen (Exsultate Deo, Laudate Dominum) und betonen den Ernst des eucharistischen Ritus (Dominus Jesus); sie arrangieren geschickt das Spiel der Imitationen (Tu es pastor ovium, Motette zum Jahrestag der Erschaffung des Papstes) und nähren sich von der Inspiration gregorianischen Pater noster. Die Motette Vos amici mei estis schließlich wurde als symbolischer Dank Palestrinas an die befreundeten“ Komponisten betrachtet, die an der Erstellung einer von Giovanni Matteo Asola herausgegebenen und 1592 veröffentlichten Anthologie (Venedig, Ricciardo Amadino) beteiligt waren, die ad celeberrimum ac præstantissimum in arte musica coriphæum d. Jo. Petrum Aloysium Praenestinum“. |