festival

In memoriam Gustavo Tait

SABATO 9 SETTEMBRE 2023
Brentonico, Chiesa parrocchiale Ss. Pietro e Paolo, ore 20.30
SAMSTAG, 9. SEPTEMBER 2023
Brentonico, Pfarrkirche Ss. Pietro e Paolo, 20.30 Uhr

 

In memoriam Gustavo Tait

organo, Paolo Delama, Orgel

 

Programma/Programm

Francesco Durante (1684 – 1755)
Sonata per organo

Francesco Ferrari (1797 – 1875)
Sonata VI

Baldassare Galuppi (1706 – 1785)
Sonata per flauto

Giuseppe Gherardeschi (1759 – 1815)
Rondò

Michel Corrette (1707 – 1795)
Offertoire – La St. Louis

Padre Narciso Casanovas (1747 – 1799)
Sonata

John Stanley (1712 – 1786)
Voluntary op. V/1
(Adagio – Andante – Slow – Allegro)

Johann Gottlieb Naumann (1741 – 1801)
Sinfonia per organo (1793)
(Allegro con spirito – Andante – Presto)

 

In collaborazione con/In Zusammenarbeit mit

Programma di sala
Locandina

PAOLO DELAMA, si è diplomato in Organo e Composizione organistica con il maestro Giancarlo Parodi e in Musica corale e Direzione di coro con Terenzio Zardini. Ha conseguito la laurea specialistica in Composizione liturgica a pieni voti con lode. 
È referente del Servizio Liturgia dell’Arcidiocesi di Trento dopo essere stato direttore dell’Ufficio Musica Sacra per numerosi anni. Già professore stabile straordinario di Musica Sacra allo Studio Teologico Accademico di Trento, insegna all’Istituto Teologico Affiliato di Trento.
È socio dell’Associazione Organistica Trentina “Renato Lunelli” per la quale ha curato la catalogazione tecnico-descrittiva del patrimonio organario della Provincia di Trento. Ha condotto numerose trasmissioni radiofoniche e televisive di interesse musicale e liturgico. Alcune sue composizioni sono state pubblicate dalle editrici Carrara, Elledici e Rugginenti. Cospicui gli articoli di carattere organologico pubblicati anche su riviste nazionali. Ha inciso alcuni CD (organo solo, arpa e organo, organo a quattro mani) e ha curato l’edizione critica dell’opera omnia organistica di David Urmacher e delle Sonate per organo di Francesco Ferrari per la Società Filarmonica di Trento e dell’opera omnia organistica di Lyonel Feininger per la Libreria Musicale Italiana.
È socio ordinario dell’Accademia Roveretana degli Agiati e della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche. È maestro della Cappella Musicale della Cattedrale di Trento.

Note al programma

Il programma mette a confronto la produzione organistica settecentesca italiana con quella europea in ossequio a quelli che furono gli interessi organologici del prof. Gustavo Tait a cui il concerto è affettuosamente dedicato nel quinto anniversario della morte. L’arte organaria italiana, come quella tedesca o francese fu al centro dei suoi interessi e dei suoi studi e, proprio sull’organo di Brentonico, un pregevole strumento secentesco attribuito a Giovanni Berté, il cui restauro negli anni ’60 fu seguito da vicino dal professore, si vuole cercare di comparare le caratteristiche compositive delle maggiori scuole organistiche europee che per lo più, traggono, dalla lezione italiana, linfa e ispirazione.
La “sonata” italiana settecentesca è per lo più basata su uno schema bipartito e monotematico e a questo modello rimane fedele Francesco Durante, napoletano, allievo di Alessandro Scarlatti, nella sua Sonata brillante e vivace di sapore quasi clavicembalistico.
Di diverso calibro la Sonata di Francesco Ferrari, organista e compositore roveretano nella chiesa di S. Marco, che tende ad amplificare e rimaneggiare l’unico tema in una composizione unitaria nella sua architettura; così come la Sonata di Galuppi, il “buranello”, uno dei grandi esponenti della scuola organistica veneziana, che sulla sonorità del registro di flauto imita i volteggi e le acrobazie dell’omonimo strumento; o come il Rondò di Gherardeschi, maestro di cappella della Cattedrale di Pistoia, che con creatività orchestrale, alterna al refrain episodi basati su registrazioni originali e accattivanti.
L’orizzonte europeo si apre sulla grandeur francese di Michel Corrette, musicista poliedrico, oltre che organista e compositore scrisse anche metodi per contrabbasso, arpa, oboe, fagotto e violino, a testimonianza del suo interesse a tutto tondo nell’universo musicale. I XII Offertoires vogliono essere un tributo ai santi patroni delle comunità religiose abituali destinatarie dei suoi libri per organo oltre che al re Luigi IX, come la pagina qui presentata che alterna le sonorità più sgargianti dell’organo, come da tradizione. Padre Narciso Casanovas, compositore catalano che divenne monaco benedettino nel 1763 a Montserrat dove rimase per il resto della sua vita, ci ha lasciato numerose sonate per organo. Il modello italiano è seguito qui alla lettera con una melodia accompagnata che tradisce movenze mediterranee comuni; proprio come i Voluntarys di John Stanley, amico di Haendel, che da oltremanica ci dà un esempio di quanto l’inventiva italiana al tempo avesse avuto diffusione e influenza fin in Inghilterra. Del resto proprio Haendel passò in Italia quattro anni per raffinare la sua arte compositiva. Il Voluntary in programma giustappone 4 movimenti: dopo l’Adagio introduttivo, dal carattere ieratico e serioso, ecco un Andante, quasi una fanfara per far sentire il registro di ancia, e ancora un Lento e un Allegro a far gustare sonorità alternanti. A chiudere il programma la teutonica Sinfonia di Naumann, una delle personalità di spicco a Dresda ma che venne a lezione a Padova da Giuseppe Tartini e a Venezia da Johann Adolf Hasse. Si tratta della trascrizione della Sinfonia dal “Solimano” conservata nel fondo musicale antico del seminario patriarcale di Venezia ed è architettata in tre movimenti: si sente tutta l’istanza orchestrale soprattutto nell’ultimo tempo dalle movenze concitate e brillanti.
Paolo Delama