“Il Canto più bello”
VENERDÌ, 18 SETTEMBRE – Trento Badia di San Lorenzo, ore 21.00
UT insieme vocale-consonante
Lorenzo Donati, direttore
Programma
J.Y. Daniel-Lesur: Dialogue (n. 1 da “Le Cantique des Cantiques”)
T.L. de Victoria: Nigra sum sed formosa
E. Whitacre: This Marriage
G.P. da Palestrina: Quae est ista
Descendi in hortum nucum
O. Gjeilo: Northern Lights
T.L. de Victoria: Quam pulchri sunt
O. di Lasso: Quam pulchra es
O. Gjeilo: Ubi caritas et amor
A. Brumel: Sicut lilium
L. Donati: Canticum canticorum
J.Y. Daniel-Lesur: Epithalame (n. 7 da “Le Cantique des Cantiques”)
UT – “Il canto più bello”
Un viaggio attraverso i secoli, seguendo le suggestioni offerte dal Cantico dei Cantici. Il percorso inizia e termina con due frammenti da Le Cantique des Cantiques (1952), l’opera più
conosciuta di Daniel-Lesur, il più tradizionale membro della Jeune France, insieme con Jolivet
e Messiaen. Scrive: “Sul piano mistico, il riferimento alla liturgia è affermato dall’inserimento di motivi gregoriani nella polifonia e l’occasionale intreccio di parole francesi e latine su invocazioni ebraiche. Ho deciso di organizzare le voci in un ventaglio la cui apertura varia da uno a dodici parti reali. Questo non per il gusto del solo virtuosismo, ma perché lo ritenevo essenziale per preservare l’intimità della poesia senza distruggere la sua maestosità”. Gli studiosi ebrei e cristiani hanno a lungo dibattuto l’intento e la stessa correttezza del “Cantico di Salomone”. La Chiesa cattolica nel Medioevo e nel Rinascimento leggeva il Cantico dei Cantici come allegorico, dedicando i suoi testi alle feste mariane. Sembra che de Victoria intendesse tale uso liturgico per il suo mottetto a sei voci sul testo Nigra sum, sed formosa, pubblicato nel 1576, quando lo spagnolo era in servizio a Roma. Le misure iniziali contengono un singolare esempio di Augenmusik (“musica per gli occhi”): la notazione scelta per la prima frase del testo, “Sono nera, ma bella”, presenta solo teste di note nere fino alla sillaba finale. Un salto nel presente con This marriage, “un piccolo regalo a mia moglie in occasione del nostro anniversario di matrimonio” musica di Whitacre e testo del poeta mistico Rumi. Tornando al passato, sorge qualche interrogativo sulle motivazioni che spinsero Palestrina – campione dell’or todossia controriformista – a dare alle stampe nel 1584 il quarto libro di mottetti “Motectorum quinque vocum Liber Quartus ex Canticis Canticorum”, da cui i frammenti Quae est ista e Descendi in hortum nucum, basta, infatti, un semplice ascolto per comprendere quanto la carica sensuale del testo sia penetrata nei mottetti di cui si compone l’intera raccolta, nonostante egli dichiari di voler porre rimedio alle precendenti “intemperanze compositive” con questa rappresentazione dell’amore tra Cristo e la Vergine Maria. Nella sublime celebrazione d’Amore che trabocca dal Cantico, anche Lasso individuò lo spunto ideale per cantare il legame indissolubile che unisce Cristo alla Chiesa, Sua sposa celeste, e alla Vergine Maria. Quam pulchra es, è un esempio di quanto di meglio potesse allora scaturire dall’arte polifonica sacra, ma soprattutto una compiuta ed equilibrata miniatura sonora in grado di “muovere i più alti affetti”. Composta sullo stesso testo latino, Northern Lights del norvegese e contemporaneo Gjeilo, si ispira all’etereo fenomeno dell’aurora boreale. Sicut lilium inter spinas può essere considerato come una raffinata miniatura raffigurante un frammento del Cantico, una delle tante immagini che l’innamorato intreccia nel tentativo di descrivere la sua amata; Brumel, estrae dal mosaico una singola tessera e, a partire da essa, cesella una miniatura ricca di colore e di emozione. Ultimo salto nel contemporaneo, prima di tornare a Daniel-Lesur, con il Canticum Canticorum di Donati, scritto nel 2014 per UT – insieme vocale consonante.
Alessandro Arnoldo
UT insieme vocale-consonante è un gruppo vocale “modulare” che va dall’ensemble madrigalistico al coro da camera. I coristi, provenienti da varie parti d’Italia sono tutti di grande esperienza vocale e musicale, per la maggior parte direttori di coro e compositori. Guidato dalla sua fondazione dal direttore e compositore Lorenzo Donati, l’ensemble propone progetti tematici di musica antica e contemporanea. Il gruppo ha al suo attivo tournèe in Cina, Francia, Italia, Taiwan, inoltre si è aggiudicato nel 2015 il Primo Premio ed il Gran Premio del Concorso Internazionale di Varna (Bulgaria). Nel 2016 l’ensemble si è aggiudicato il prestigioso Gran Premio Europeo, unico coro italiano ad aver vinto questo importante premio, ritenuto il più importante riconoscimento mondiale in ambito corale. UT insieme vocale-consonante ha al suo attivo varie registrazioni: nel 2015 Pulchra ut luna, electa ut sol che propone brani tratti dal Cantico dei Cantici e alcuni Agnus Dei; nel 2017 in collaborazione con l’Accademia Tedesca a Roma Stabat Mater di Lisa Streich e altre opere di autori contemporanei tedeschi; nel 2018 l’intera produzione corale del compositore perugino Carlo Pedini. Dal 2018 UT Insieme vocale-consonante si impegna nel progetto di diffusione della musica corale contemporanea “Scritto & Cantato”, una forma di stretta collaborazione con compositori del territorio nazionale e presto anche internazionale, i quali compongono e dedicano alla compagine brani presentati ed eseguiti in diretta. Nello stesso anno l’ensemble ha creato Utopia festival, concerti itineranti nelle più importanti città d’arte d’Italia, dedicati al grande patrimonio corale. Il gruppo è diretto da Lorenzo Donati uno dei più importanti direttori di coro del panorama mondiale, apprezzato a livello internazionale anche per la sua produzione compositiva, specificatamente dedicata alla musica vocale.