festival

L’APOSTOLA DEGLI APOSTOLI

Prima esecuzione assoluta
Uraufführung

Oratorio in sei Quadri/Oratorium in sechs Teilen
con un Preludio, un Interludio e un Postludio/mit einem Vorspiel, einem Zwischenspiel und einem Nachspiel

Libretto: Silvano Cramerotti
Musica: Armando Franceschini

soprano, Margherita Guarino, Sopran
Quartetto Mascagni Quartett
flauto, Ornella Gottardi, Flöte
arpa, Cecilia Delama, Harfe
percussioni, Roberto Pangrazzi, Schlagzeug

Gruppo vocale Laurence Feininger

In collaborazione con/In Zusammenarbeit mit
Feste Vigiliane e Orchestra “I Filarmonici” di Trento

Preludio

 

Chi era (Narratore)

Chi era (Maria Maddalena)

Errante (Narratore)

Errante (Maria Maddalena)

Sempre vicina (Narratore)

Sempre vicina (Maria Maddalena)

 

Interludio

 

L’incontro con il Risorto (Narratore)

L’incontro con il Risorto (Maria Maddalena)

La Maddalena incontra Pietro (Narratore)

La Maddalena incontra Pietro (Maria Maddalena)

Il suo vangelo (Narratore)

Il suo vangelo (Maria Maddalena)

 

Postludio

 

LOCANDINA

PROGRAMMNO

 

Note al programma
Sappiamo così poco della Maddalena storica, che è autorizzata, anzi è da incoraggiare, ogni rilettura artistica di questa straordinaria figura di donna, “una e trina” si potrebbe dire visto che, nella tradizione che l’ha rivisitata, assomma e racchiude in sé l’apostola degli apostoli (discepola prediletta di Gesù), la peccatrice pentita e la testimone della risurrezione. 

Armando Franceschini, maestro di arrangiamento e di orchestrazione, oltreché esploratore curioso e mai stanco di ogni forma musicale, dai cori di montagna alla bossa nova (di quel Brasile colorato e malinconico amatissimo dal suo amato Bardotti) fino al pop di qualità, non poteva non subire il fascino di questa donna mistica e sensuale, obbediente e trasgressiva, libera e fedele. 

Voce di milioni di donne senza ruolo senza storia e senza voce, grazie all’oratorio di Armando Franceschini la Maddalena ritrova nuova vita e linfa, come se un nuovo ritratto – sulla tela misteriosa e potente della musica – si aggiungesse alla già lunga e appassionante galleria dei grandi pittori che l’hanno immaginata e restituita alla vita con le loro grandi opere: da Masaccio fino a Chagall. 

E le rivediamo, ascoltando quest’oratorio, tutte le Maddalene che affollano la nostra memoria visiva e l’immaginario dei nostri sogni: Maddalena che guarda, Maddalena che prega, Maddalena che accarezza, Maddalena che asciuga i piedi del Signore con i suoi lunghi capelli, Maddalena che legge, che piange, che soffre, che vede, che attende, che spera, che crede. 

E quel “noli me tangere” nel giardino di Gerusalemme dopo la pietra rimossa dal sepolcro, invece di essere un ruvido distaccarsi dalla donna così vicina al corpo del Figlio di Dio risorto, uno staccarsi dalla vita dell’umanità, andrebbe ripensato come “vorrei restare qui ma lasciami andare, lascia che vada avanti ad aspettarvi, oltre questa valle di lacrime”. 

Non toccarmi – sembra dire il Nazareno resuscitato – perché mi hai toccato il cuore ma mi tocca andare oltre, perforare il sipario del tempo, attraversare la morte e prepararvi una nuova scena di vita. 

La musica di Armando Franceschini ci accompagna in questo viaggio con Maddalena, sul confine tra la terra conosciuta e i cieli nuovi. Intima e corale, questa nuova partitura è una compagnia che si inoltra in una dimensione altra, dove l’umano e il divino non sono contrapposti ma intrecciati. 

Come i lunghi capelli della donna che sa piangere la morte dell’amico ma solo per asciugarsi e asciugarne le lacrime. E cantarne poi, con occhi splendenti e voce chiara, la vita ritrovata.

                                                                             

                                                                                                                                                             Paolo Ghezzi

 

MARGHERITA GUARINO, soprano, si è diplomata brillantemente in canto al Conservatorio di Verona sotto la guida di Ada Zapperi. Giovanissima incide musiche di Armando Franceschini per il film “L’albero ed il matocio” di Renato Morelli, e per il programma radiofonico “Balbina va in America”. Sperimenta vari generi musicali tra i quali: il musical, la musica antica come soprano del “Virtuoso Ritrovo” (gruppo vocale da camera con il quale ha all’attivo numerosi concerti in Italia e all’estero, registrazioni radiofoniche, televisive e discografiche); l’opera, la musica sacra per soprano e archi (lo Stabat Mater di  Boccherini, Pergolesi e Scarlatti, Mottetti di Bonporti, Cantate di Haendel a fianco dell’Ensemble Zandonai di Trento); il canto da camera accompagnata dai fratelli pianisti nel Trio Guarino (Lieder di Mozart e Schubert, Chansons di Debussy, Ravel, Poulenc, Satie etc.).

 

Il GRUPPO VOCALE LAURENCE FEININGER (Salvatore De Salvo, Roberto Gianotti, Marco Gozzi) è nato nel 2000 per valorizzare il repertorio sacro conservato nella Biblioteca Musicale Laurence Feininger di Trento, svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero unita alla produzione e registrazione di Cd e ad una attività didattica che si espleta attraverso il Seminario internazionale di canto gregoriano “Zelus domus tuae”.

 

 

ORNELLA GOTTARDI, nata a Trento, si è diplomata in flauto presso il Conservatorio della sua città, proseguendo gli studi con E. Galante e M. Marasco e in traversiere al Conservatorio di Verona. Ha successivamente conseguito il Diploma di Concertismo presso il Conservatorio di Winterthur con il M° Konrad Klemm. Svolge attività concertistica in varie formazioni cameristiche e ha collaborato con diverse orchestre (Orchestra Haydn di Trento e Bolzano, Orchestra Internazionale d’Italia, Orchestra Regionale Toscana, I Cameristi di Trento e Verona, Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza). Ha suonato con l’Accademia Bach, l’Accademia S. Felice di Firenze, la Venice Baroque Orchestra, l’Orchestra barocca di Verona e in varie formazioni cameristiche. È docente di flauto presso la sezione musicale della scuola media “G. Bresadola” di Trento.

 

ROBERTO PANGRAZZI si è diplomato al Conservatorio “F. Bonporti” di Trento. Nel 2012 consegue il diploma di secondo livello in strumenti a percussione con il massimo dei voti. Ha collaborato con varie formazioni strumentali, fra cui: Festival di Musica 900, Festival regionale di Musica Sacra, Festival di Musica Contemporanea (BZ), Gioventù Musicale d’Italia, I Suoni delle Dolomiti, L’Accademia Gustav Mahler (BZ), l’Accademia “I Filarmonici” di Verona, l’Orchestra Musica Riva,  l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI (TO), la Filarmonica Veneta il Rossini Opera Festival (Pu), il Tiroler Festspiele Erl (A), l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento ed altre formazioni, partecipando a numerose incisioni. Dal 2011 al 2013 ha collaborato con l’Orchestra Mozart (BO), diretta dal M. Claudio Abbado eseguendo concerti in Italia e all’estero. Dal 2021 è docente di ruolo presso il Conservatorio di Cagliari.

 

 

CECILIA DELAMA nel 2013 si diploma in Arpa presso il Conservatorio F. A. Bonporti di Trento con la prof.ssa Roberta Alessandrini. Segue masterclass e incontri di perfezionamento con arpisti internazionali tra i quali Emmanuel Ceysson, Elisabeth-Fontaine-Binoche, Anna Pasetti e Alexander Boldachev. Nel 2016 si laurea cum laude in Musicologia presso il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali di Cremona (Università di Pavia). Dal 2018 frequenta il corso di dottorato in Culture d’Europa: ambienti, spazi, storie, arti, idee XXXIII ciclo (Università di Trento), conseguendo, nel maggio 2022, il titolo di dottore di ricerca in scienze dei beni culturali – musicologia, cum laude. Si esibisce in trio con Paolo Delama (organo) e Alberto Delama (violoncello) con un repertorio particolarmente dedicato a sonorità desuete e insolito dell’ottocento francese, che vede protagonista l’armonium.

 

Il QUARTETTO “ANDREA MASCAGNI” nasce a Trento nel 2018, attraverso la collaborazione tra quattro musicisti già colleghi all’interno dell’Orchestra regionale Haydn. Motivati dalla comune passione per la musica da camera, decidono di intraprendere un percorso musicale formando il quartetto d’archi e scelgono il nome di Andrea Mascagni con l’intento di ricordare un indiscusso protagonista del territorio del Trentino Alto-Adige, richiamando alla memoria la figura di educatore, animatore culturale ed appassionato uomo politico, oltre che al musicista e compositore tra la tradizione popolare trentina e le avanguardie musicali novecentesche. Il quartetto si è esibito in diversi eventi e collaborato con varie realtà culturali: coro Voci Trentine, nella rassegna “Note di Primavera” del Comune di Levico Terme e nella stagione concertistica presso il Grand Hotel Imperial. Nel 2018 si è esibito per la Società Filarmonica di Trento, e nel 2019 ha partecipato al Festival Internazionale di musica classica Herbst Musicaux, di Verona. Recente è la collaborazione con il centro culturale S. Giacomo di Laives. Prossimamente presenterà l’esecuzione del quartetto per archi del 1939 di Andrea Mascagni rimasto inedito e mai eseguito fino ad oggi.