festival

Heinrich Schütz nel 350° anniversario della morte (1585-1672)

Giovedì 9 Giugno 2022 – Bolzano, Chiesa dei Domenicani, ore 20.30
Venerdì 10 Giugno 2022 – Trento, San Francesco Saverio, ore 18.00

Donnerstag, 9. Juni 2022 – Bozen, Dominikanerkirche, 20.30 Uhr
Freitag, 10. Juni 2022 – Trient, San Francesco Saverio, 18.00 Uhr

Heinrich Schütz nel 350° anniversario della morte (1585-1672)
Heinrich Schütz (1585-1672) zum 350. Jahrestag seines Todes

CORO DA CAMERA del Conservatorio Bonporti di Trento
KAMMERCHOR des Konservatoriums Bonporti von Trient

direttore, Lorenzo Donati, Leitung

con strumenti storici, CAMERATA ACCADEMICA, mit historischen Instrumenten

Fabrizio Longo, Lucrezia Nappini: violino
Silvia Derosso, violone
Jodi Livo, Paolo Ferrari: cornetto
Chiara Agostini, piffero;
Alida Oliva, dulciana
Sergio Bernetti, trombone contralto
Vittorio Gentilini, trombone tenore
Fabio Costa, trombone basso
Lorenzo Feder, organo;
Domenico Cerasani, chitarrone

concertazione, Paolo Faldi, Leitung

Programma

CLAUDIO MONTEVERDI (1567-1643): Deus in adjutorium (dal “Vespro per la Beata Vergine”)
ANDREA GABRIELI (1533-1585): Canzon VII a 7 (Venezia 1615)
HEINRICH SCHÜTZ (1585-1672): Magnificat
ANDREA GABRIELI: Canzon V a 7 (Venezia 1615)
HEINRICH SCHÜTZ: Surrexit pastor, Mottetto a tre voci con strumenti
CLAUDIO MONTEVERDI: Sonata sopra Sancta Maria
HEINRICH SCHÜTZ: Freuet euch, Mottetto a tre voci
ANDREA GABRIELI: Canzon XI a 8 (1615)
HEINRICH SCHÜTZ: Danket dem Herren, Salmo 136 per soli coro e strumenti

LOCANDINA

PROGRAMMINO

Note al programma
La grandezza di Heinrich Schütz sta soprattutto nel fatto di aver unito in un ponte ideale la cultura musicale italiana e quella tedesca, sulle solide basi della nostra tradizione per giungere ad una sintesi tra le due culture e creare, nel suo paese, uno stile prettamente tedesco, raccolto e reso universale poi nelle grandi pagine musicali di J. S. Bach. L’Italia, dunque, è geografia determinante per la formazione di Schütz, un ambiente musicale che il compositore visse fisicamente avendo frequentato a più  riprese la Scuola Veneziana: la sua prima esperienza nel Belpaese risale al periodo 1609-1612, anni intensi durante i quali assimilò gli insegnamenti di Giovanni Gabrieli divenendone allievo prediletto. Al 1629 risale il secondo soggiorno nella città lagunare, quando l’importante piazza musicale poteva contare sull’opera di Claudio  Monteverdi. Il compositore tedesco partecipò attivamente a queste due fasi della musica italiana, il che contribuì a farne un autore dalla spiccata personalità, capace di tradurre questi insegnamenti nella cultura tedesca dell’epoca, esaltando i testi sacri prediletti dalla Riforma per approfondirne, tramite la musica, tutta l’interiorità religiosa. Il concerto si apre nel nome di Monteverdi, con due sezioni dal Vespro della Beata Vergine. Qui il sentimento religioso è vivo e intenso e si configura come
una preghiera alla divinità, concepita come la più perfetta entità spirituale da cui discende la vita umana. Sin dal primo brano, Deus in adjutorium si avverte l’ampio respiro del canto monteverdiano, dagli spaziosi accordi ai ritmi vivaci irrobustiti dalla magnificenza corale. Nella Sonata sopra Sancta Maria la voce canta ad intervalli, per undici volte, un frammento liturgico sulle parole della litania della Beata Vergine, mentre l’orchestra svolge una serie di variazioni. Presente anche la musica di Andrea Gabrieli, figura di primissimo piano nella vita musicale veneziana ed europea: primo organista della Repubblica Serenissima di Venezia in San Marco. Ciò che caratterizza la musica della Scuola Veneziana è una vera e propria invenzione: l’uso dei  cori battenti o, come lo chiameremmo noi oggi, della stereofonia. Ciò che “batte” tra le sorgenti (tutto nasce dal fatto che nella chiesa di S. Marco c’erano due organi) è il timbro strumentale, il colore del suono: l’organo in cornu epistolae “contro” quello in cornu
evangelii; e voci “contro” strumenti in una dialettica dei colori sonori. Nella Canzoni in programma (tratte dalle Canzoni et Sonate…per sonar con ogni sorta de
instrumenti, una delle più belle antologie dell’epoca) si cerca di rendere questo umore, questo cangiare delle tinte, il riflesso luminoso del tremolio dell’acqua inquieta dei canali di Venezia.
Alessandro Arnoldo

 

PAOLO FALDI è fiorentino di nascita e bolognese di adozione. Proviene da una famiglia di musicisti e con i genitori inizia lo studio del violino, oboe e flauto dolce.
Si diploma in oboe moderno, flauto dolce ed oboe barocco suonando con tutti i gruppi di musica antica. Per 20 anni oboista e flautista di Hesperion XX (e XXI) e de Le
Concert de Nations di Jordi Savall coi quali ha suonato in Europa, Asia e Stati Uniti. Fondatore di vari gruppi con strumenti storici italiani (l’Astrèe di Torino,  dell’Orchestra Barocca di Bologna, Cantilena Antiqua ecc.). Ha suonato con tutti i più importanti gruppi di musica antica italiani e stranieri (Giardino Armonico, Accademia Bizantina, Concerto Italiano, Europa Galante, Concerto Koln, Les Arts Florissants ecc). Si dedica allo sviluppo dell’orchestra barocca giovanile di Padova “Camerata Accademica”. Insegna Flauto Dolce ed Oboe barocco presso il Conservatorio Pollini di Padova.

CAMERATA ACCADEMICA è un’ensemble orchestrale che nasce all’interno del Conservatorio Pollini di Padova nel 2015. Costituitasi in associazione nel 2018 Camerata Accademica ha subito riscosso positivi riscontri di pubblico e critica, suonando in festival di musica antica con strumenti storici come Grandezze&Meraviglie di Modena, il Festival regionale di Musica Sacra di Trento e Bolzano, il Festival Galuppi di Venezia, il Festival Barocco di Roma e l’Emilia-Romagna Festival dove ha accompagnato solisti di fama quali Gemma Bertagnolli, Sara Mingardo ed il flautista Dan Laurin. Attenzione particolare è data nell’esecuzione di musiche in prima esecuzione moderna, oltre ovviamente ai capolavori del barocco e del classicismo. Con questo programma ha partecipato al Festival Alte Musik Regensburg (Germania)
del 2021. Recente l’uscita del CD delle Cantate di Alessandro e Benedetto Marcello con il soprano Lucia Cortese per la casa discografica Elegia. In progetto un CD dell’Oratorio S. Caterina martire di Antonio Caldara nel suo 350° anno dalla nascita in prima esecuzione in tempi moderni.

Il CORO DA CAMERA DEL CONSERVATORIO F. A. BONPORTI è nato nel 2012 da un progetto di Lorenzo Donati e Cecilia Vettorazzi. Il complesso riunisce gli studenti più motivati e meritevoli nel campo vocale del Conservatorio F. A. Bonporti di Trento. Dalla sua creazione il coro ha realizzato importanti produzioni come la collaborazione con i Maestri Uri Caine, Nicole Corti, Gary Graden. Il coro ha eseguito repertori di grande valore musicale come Jesu meine Freude di J. S. Bach, i quattro Mottetti per il tempo di Natale di Poulenc, il Requiem di W. A. Mozart, i Cries of London di L. Berio, la Sinfonia di Salmi di I. Stravinskij. Il coro ha effettuato concerti a Trento, tra cui si ricorda l’apertura del Festival dell’economia 2016, e ha partecipato a due importanti festival internazionali, a Rouen (Francia) nel 2012 e a Loreto
per la Rassegna Internazionale “Virgo Lauretana” nel 2015.

LORENZO DONATI, compositore, direttore e violinista ha studiato ad Arezzo e Firenze, frequentando parallelamente corsi di perfezionamento presso
la Scuola di Musica di Fiesole con Camillo Togni, l’Accademia Chigiana di Siena con Ennio Morricone e Azio Corghi e l’Accademia di Francia con Paschal Dusapin. Come direttore di coro si è diplomato al corso triennale della Fondazione “Guido d’Arezzo” di Arezzo, studiando con i Maestri Clemencic, Graden, Fasolis, Luisi, Pezzati e Righele; ha proseguito poi gli studi al Master di Perfezionamento, studiando anche con Alessandrini, Dantone, Gabbiani, Høgset e Neuman. Svolge intensa attività concertistica come direttore di coro con l’Insieme Vocale Vox Cordis e l’ensemble UT con il quale ha vinto il più prestigioso premio mondiale di canto corale il Gran Premio Europeo di Canto Corale nel 2016. Dal 2016 dirige il Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini ensemble professionale col quale collabora con i più importanti artisti del panorama internazionale. Dirige inoltre il Coro da Camera del Conservatorio di Trento e dal 2010 al 2014 ha diretto il Coro Giovanile Italiano. Con questi gruppi e con l’Hesperimenta Vocal Ensemble ha vinto primi premi e premi speciali in molti concorsi nazionali ed internazionali come Arezzo, Cantonigròs, Gorizia, Montreux, Senlis, Tours, Varna, Vittorio Veneto. Invitato come membro di giuria nei più importanti concorsi internazionali di musica corale e composizione, ha tenuto seminari e corsi in in tutto il mondo. Attualmente è docente presso il Conservatorio “F.A. Bonporti” di Trento. Insegna presso la Summer Academy dell’Accademia Chigiana di Siena ed è tutor della Scuola triennale di direzione di coro della Fondazione Guido d’Arezzo.