festival

Musica in passione et resurrectione Domini

Sabato 7 Maggio 2022 – Borgo Valsugana, Chiesa di S. Anna, ore 20.30
Domenica 8 Maggio 2022 – S. Croce del Bleggio, Chiesa parrocchiale, ore 20.30

Samstag, 7. Mai 2022, Borgo Valsugana, Kirche von S. Anna, 20.30 Uhr
Sonntag, 8. Mai 2022, S. Croce del Bleggio, Pfarrkirche, 20.30 Uhr

 

Preludio all’organo/Präludium an der Orgel (solo/nur S. Croce del Bleggio)
M.E. Bossi: Entrèe pontificale op. 104 n. 1
organo, Gioele Andreolli, Orgel 

ENSEMBLE VOCALE NICOLÒ D’ARCO
VOKALENSEMBLE NICOLÒ D’ARCO

direttore, Daniele Lutterotti, Dirigent

Musica in passione et resurrectione Domini

T. L. DE VICTORIA (1548-1611)
Pueri Hebraeorum
Antiphona ad primam Dominicae in Palmis
O Domine Jesu Christe a 6
G. M. ASOLA (1532-1609)
Christus factus est
Graduale ad missam in Coena Domini
L. GROSSI DA VIADANA (1564-1627)
O sacrum convivium
G. PIERLUIGI DA PALESTRINA (1525-1594)
Adoramus te
Popule meus Improperium in Feria VI in Parasceve
Stabat mater
Sequentia in adoratione Crucis a 2 cori
M. A. INGEGNERI (1536-1592)
Plange quasi virgo
Responsorium III in I nocturno Sabbato Sancto
G. PIERLUIGI DA PALESTRINA
Victimae paschali laudes
Sequentia in Dominica Resurrectionis a 2 cori

Locandina
Programmino

Note al programma

Il programma di questa sera disegna un preciso percorso attraverso la Settimana Santa, partendo dalla Domenica delle Palme per terminare con la Pasqua, proponendo alcuni dei testi centrali della liturgia, musicati con esiti straordinari da compositori di prima grandezza del periodo rinascimentale, in particolare attivi a Roma. T. L. de Victoria (1548-1611) di origine castigliana, spicca tra tutti i compositori della scuola polifonica romana che adottarono il rigore compositivo di G. Pierluigi da Palestrina per l’alta qualità artistica della sua produzione, tutta dedicata al servizio liturgico e intrisa di un profondo senso di religiosità severa e di abbandono alla contemplazione mistica. Il compositore mira soprattutto a rendere il senso spirituale del testo, subordinando a questo scopo ogni raffinatezza contrappuntistica. A differenza di Palestrina tuttavia, de Victoria non si perita di ricorrere a salti melodici poco usuali, oscillazioni e progressioni armoniche sempre allo scopo di evidenziare il contenuto del testo anche a livello emotivo, come emerge anche dai due brani in programma, il mottetto Pueri Hebraeorum, antiphona ad primam della Domenica delle in Palme, che narra l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e O Domine Jesu Christe a 6 voci, brano contemplativo di Gesù crocifisso. G. M. Asola (1532-1609) allievo di Vincenzo Ruffo nel Duomo di Verona, sua città natale, fu dapprima maestro di cappella nelle cattedrali di Treviso, Vicenza e Verona, ma solo dopo un anno trascorso nella sua città natale, nel 1592 tornò a Venezia, nella chiesa di San Severo, dove trascorrerà tutto il resto della sua vita. Il mottetto Christus factus est, graduale della messa del Giovedì Santo, musica con estrema espressività il testo dogmatico sull’esaltazione di Cristo da parte di Dio padre grazie alla sua obbedienza spinta fino al sacrificio sulla croce. L. Grossi da Viadana (1564-1627) fu iniziatore dello stile monodico nel repertorio sacro, con la celebre raccolta Cento concerti ecclesiastici in cui, anche se non la introdusse per primo, codificò la prassi del basso continuo. Il mottetto O sacrum convivium si rifà tuttavia a modelli polifonici più tradizionali. Il brano, pur non destinato liturgicamente alla settimana santa, rievoca però la memoria della passione di Cristo e i suoi effetti sull’anima del fedele, anche in prospettiva escatologica. M. A. Ingegneri (1536-1592), allievo di Cipriano de Rore e Vincenzo Ruffo, nel 1581 divenne maestro di cappella del duomo di Cremona, avendo tra i suoi allievi Claudio Monteverdi. Benché la sua produzione sia dedicata prevalentemente all’ambito profano, pubblicò anche libri di mottetti e messe. In entrambi gli ambiti comunque il suo stile mostra tendenze piuttosto conservatrici, legate al modello palestriniano, tant’è che questo responsorio del Sabato Santo ed altri furono inizialmente attribuiti al maestro romano. G. Pierluigi da Palestrina (1525-1594) occupa una posizione di assoluto rilievo nell’ambito della polifonia sacra del tardo Rinascimento, non solo per la sua straordinaria fecondità compositiva, ma anche per l’influsso incomparabile esercitato dalla sua produzione, che sembrava realizzare gli ideali spirituali e religiosi della Controriforma e il cui stile fu considerato addirittura come normativo dalle generazioni successive per il suo inarrivabile equilibrio di stampo classico. Il mottetto Adoramus te, brano molto breve ma di grandissima forza espressiva, celebra il ruolo di Cristo crocifisso come redentore, mentre il Popule meus musica il testo degli improperi dell’adorazione della croce del Venerdì Santo. Lo Stabat Mater, il cui testo è attribuito a Jacopone da Todi, benché legato dal punto di vista liturgico alla figura della Madonna, veniva cantato tradizionalmente nel rito della Via Crucis e nelle processioni del Venerdì Santo. Presentiamo qui la solenne versione che Palestrina compose per doppio coro, organico adottato dal compositore anche per la terza versione della celeberrima sequenza della domenica pasquale, il Victimae paschali laudes che celebra la resurrezione di Gesù.

 

L’ENSEMBLE VOCALE NICOLÒ D’ARCO è nato nel 2001 su iniziativa di Daniele Lutterotti allo scopo di costituire un gruppo vocale da camera dedito ad approfondire lo studio della musica vocale dell’epoca rinascimentale e barocca secondo una prospettiva filologica. Ha partecipato a diversi eventi di rilievo, tra cui la stagione degli Amici della Musica di Riva del Garda, al prestigioso Festival internazionale Trento Musicantica, i Concerti dell’Accademia di S. Giorgio di Verona, il concerto corale in onore di Renato Dionisi, organizzato dall’Università di Trento, il Festival regionale di Musica Sacra, gli Incontri Internazionali di Musica di Caldonazzo. L’Ensemble ha presentato inoltre in concerto brani di raro ascolto di autori quali E. Marotta, A. Il Verso, A. Grandi, P. Cafaro, D. Pasqui, S. Laucher, D. Cimarosa e ha collaborato con prestigiosi gruppi da camera come il Trio Broz e L’Ensemble Zandonai – Orchestra da camera di Trento, sotto la direzione di Giancarlo Guarino, con gruppi specializzati nella musica barocca come il Quartetto degli Affetti, la Cappella Benacensis, l’Ensemble Labirinti armonici, nonché con interpreti di riferimento a livello nazionale e internazionale della musica barocca come Pietro Prosser, Luigi Lupo, Ornella Gottardi, Marina Bonetti.

 

 

In collaborazione con/In Zusammenarbeit mit
Comune di Borgo Valsugana