Concerti 2020

“Musica al tempo di Leonardo e Raffaello”

GIOVEDÌ, 17 SETTEMBRE – Villazzano Chiesa Parrocchiale, ore 21.00

• NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

UT insieme vocale-consonante
Lorenzo Donati, direttore
Programma
H. Isaac: Quis dabit capiti meo aquam text: by Angelo Poliziano in memory of Lorenzo De Medici “il Magnifico”
L. Donati: Leonardo’s sentences n. 1 “Ogni nostra cognizione prencipia da sentimenti”
B. Tromboncino: Ave Maria
L. Donati: Leonardo’s sentences n. 2 “I sensi sono terrestri, la ragione sta for di quelli quando contempla”
J. Des Prez: Ave Maria
L. Donati: Leonardo’s sentences n. 3 “D’ogni cosa la parte ritiene in sé la natura del tutto ”
C. Festa: Quis dabit oculis
L. Donati: Leonardo’s sentences n. 4 “Nissuna cosa è che più c’inganni che ‘l nostro giudizio”
F. Gaffurio: O sacrum convivium
F. Gaffurio: Regina coeli
L. Donati: Leonardo’s sentences n. 5 “Ciò che non ha termine non ha figura alcuna”
A. Brumell: Sicut lilium
J. Obrecht: Parce Domini
L. Donati: Un pensier dolce. Testo tratto da un sonetto di Raffaello Sanzio
J. Mouton: Salva nos, Domine Quis dabit oculis?

Una fotografia musicale dei tempi di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio, arricchita dalle suggestioni più contemporanee delle cinque Leonardo’s Sentences (2019) di Lorenzo Donati. Il programma prende il via dal celebre mottetto Quis dabit capiti meo aquam, testo di Poliziano e musica di Heinrich Isaac, dedicato alla memoria di Lorenzo “Il Magnifico”. Un singolare aneddoto lega Isaac al contemporaneo e più noto Josquin Desprez di cui ascolteremo Ave Maria, mottetto su testo mariano. In una lettera del 1502, Gian d’Artiganova, “procacciatore” di musicisti per il duca di Ferrara e presso altre corti italiane e francesi, suggeriva di assoldare Heinrich Isaac al posto di Josquin Desprez perché, sebbene non all’altezza di quest’ultimo, era tuttavia più disponibile: “Isaac è di natura migliore di Josquin. Se è vero che Josquin è un compositore più abile, c’è da dire che Josquin, compone solo quando ne ha voglia, mentre Isaac scrive quando gli si chiede di farlo”. In programma un’altra Ave Maria, questa volta composta dal veronese Bartolomeo Tromboncino, particolarmente dedito al genere della frottola che si allontana dalla complessa struttura polifonica delle opere coeve, per adottare una linea melodica gradevole e un ritmo facile e orecchiabile. Costanzo Festa, tra i primi polifonisti italiani di fama internazionale, scrive il mottetto Quis dabit oculis nei primi mesi del 1514, in occasione della morte della Regina consorte di Francia (Anna di Bretagna). Ascolteremo nuovamente questi versi in onore della Regina, musicati da Jean Mouton, compositore principale della corte francese, uno dei suoi allievi fu Adrian Willaert, il compositore fiammingo che contribuì enormemente allo sviluppo del madrigale italiano, e che nel XVI secolo affermò Venezia come principale centro musicale. Anche se, stando agli studi più recenti, Franchino Gaffurio non è il personaggio raffigurato nel celebre Ritratto di un musico di Leonardo, l’accostamento fra queste due figure del rinascimento milanese è inevitabile. Quasi esattamente coetanei (Gaffurio nasce nel 1451, un anno prima di Leonardo), nei Registri della Veneranda Fabbrica del Duomo troviamo i pagamenti all’uno e all’altro: Gaffurio nel gennaio 1484 è maestro di cappella della cattedrale, mentre Leonardo è coinvolto nella costruzione del tiburio del Duomo. Aldilà della possibile conoscenza personale, certamente i due incarnano quell’ideale di poliedricità di molteplicità di interessi e talenti che siamo soliti associare al Rinascimento. Sicut lilium inter spinas può essere considerato come una raffinata miniatura raffigurante un frammento del Cantico dei Cantici (Cnt 2,2), una delle tante immagini che l’innamorato intreccia nel tentativo di descrivere la sua amata; Brumel, estrae dal mosaico una singola tessera e, a partire da essa, cesella una miniatura ricca di colore e di emozione. Il breve Parce Domine di Obrecht, tra i più famosi compositori europei di messe del tardo XV secolo, è una composizione riferibile al rito del mercoledì delle Ceneri o alla prima domenica di Quaresima. L’ultima delle ore canoniche da pregare durante il giorno è la Compieta. L’antifona Nunc dimittis ha il seguente testo: Salva nos Domine vigilantes, custodi nos dormientes ut vigilemus cum Christo, et requiescamus in pace. Qui Mouton usa la tecnica dell’imitazione canonica, raccolta e concentrata in un’opera destinata alle ultime ore del giorno, prima del riposo.

Alessandro Arnoldo

 

UT insieme vocale-consonante è un gruppo vocale “modulare” che va dall’ensemble madrigalistico al coro da camera. I coristi, provenienti da varie parti d’Italia sono tutti di grande esperienza vocale e musicale, per la maggior parte direttori di coro e compositori. Guidato dalla sua fondazione dal direttore e compositore Lorenzo Donati, l’ensemble propone progetti tematici di musica antica e contemporanea. Il gruppo ha al suo attivo tournèe in Cina, Francia, Italia, Taiwan, inoltre si è aggiudicato nel 2015 il Primo Premio ed il Gran Premio del Concorso Internazionale di Varna (Bulgaria). Nel 2016 l’ensemble si è aggiudicato il prestigioso Gran Premio Europeo, unico coro italiano ad aver vinto questo importante premio, ritenuto il più importante riconoscimento mondiale in ambito corale. UT insieme vocale-consonante ha al suo attivo varie registrazioni: nel 2015 Pulchra ut luna, electa ut sol che propone brani tratti dal Cantico dei Cantici e alcuni Agnus Dei; nel 2017 in collaborazione con l’Accademia Tedesca a Roma Stabat Mater di Lisa Streich e altre opere di autori contemporanei tedeschi; nel 2018 l’intera produzione corale del compositore perugino Carlo Pedini. Dal 2018 UT Insieme vocale-consonante si impegna nel progetto di diffusione della musica corale contemporanea “Scritto & Cantato”, una forma di stretta collaborazione con compositori del territorio nazionale e presto anche internazionale, i quali compongono e dedicano alla compagine brani presentati ed eseguiti in diretta. Nello stesso anno l’ensemble ha creato Utopia festival, concerti itineranti nelle più importanti città d’arte d’Italia, dedicati al grande patrimonio corale. Il gruppo è diretto da Lorenzo Donati uno dei più importanti direttori di coro del panorama mondiale, apprezzato a livello internazionale anche per la sua produzione compositiva, specificatamente dedicata alla musica vocale.

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